Superman Returns (2006, USA, 154 leggerissimi minuti)
Regia: Bryan Singer.
Sceneggiatura: Michael Dougherty, Dan Harris, Bryan Singer.
Cast: Brandon Routh (Suppamen), Kate Bosworth (Lois Lane), Kevin Spacey (Lex Luthor), James Marsden (Richard White), Parker Posey (Kitty Kowalski)
Genere: Azione | Avventura | Fantasy | Sci-Fi | Scassamento totale

Dimenticavo, Spoiler Alert?
Trama (completa, leggetela e non guardate il film. Grazie a wikipedia per lo spunto)
[se volete un sottofondo musicale mentre leggete fate partire questa]
Suppamen (Brandone Rutto) è in vacanza da 5 anni, da quando è andato a prendere le sigarette su Krypton.
Gertrude è sul letto di morte in compagnia del suo amante, Lex Luthor (…and the winner is Kevin Spacey). Luthor utilizzerà l’immensa fortuna da vedovo per andare al Polo Nord alla Fortezza della solitudine, dove Kal-El andava a guardare i porno. Grazie ai cristalli (quelli con i video di Jor-El) scopre l’avanzatissima tecnologia di Krypton.
Suppamen, torna a Smallville, dove Martha Kent lo accoglie. Kal-El non ha trovato nessun altro sopravvissuto di Krypton ed è tornato sulla Terra per fingersi ancora Clark Kent.
Ritrova il suo vecchio lavoro,ma non il suo antico amore, Lois Lane (Cheit Sboldron), che dopo cinque anni si è rifatta una vita, in questo caso con Scott Summers (James Marsden). I due hanno persino un figlio, Jason. Lois ha pure vinto il Pulitzer per un articolo intitolato “Perché il mondo non ha bisogno di Suppamen (con regista Brian Synger)“.

È un uccello!
È un aereo!
No, è Ciuccioman!
Luthor nel frattempo sperimenta la cristallizzazione kryptoniana; l’effetto è devastante. Oltre al danno fisico dovuto dalla proliferazione del cristallo, c’è anche una specie di scarica elettromagnetica che manda in tilt l’aereo su cui si trova Lois, che stava assistendo ad una dimostrazione. Suppamen interviene a sorpresa, salvando ovviamente tutti e lasciando di stucco Lois che ancora non sapeva del suo ritorno.
Suppamen è al centro di tutti i notiziari. Lois, però, memore dei suoi trascorsi con l’ultimo figlio di Krypton (nonostante abbia dimenticato buona parte degli eventi narrati in Superman II), cerca in tutti i modi di evitare di doversi occupare ancora di lui.
Luthor, decide di rubare una pietra contenente kryptonite, la sostanza letale a tutti i kryptoniani, dal museo di Metropolis (un cattivo informato).
Clark e Lois hanno un dialogo piuttosto nervoso e un lungo volo come ai vecchi tempi; ma lei è stanca del pene kryptoniano e si è fatta un’altra vita con Ciclope degli X-Men.
Lois indaga sul black-out con il figlio al seguito e da brava madre, sale su uno yatch, guarda caso di proprietà di Lex Luthor, che ne approfitta per rapire lei e Jason. Davanti alla kryptonite, Jason, come lo stesso Luthor nota, sembra reagire in maniera molto strana; chissà il perché.
Lois riesce a spedire al Planet un fax (sì un fax…) causando, però, l’ira di uno degli scagnozzi di Luthor. Improvvisamente Jason, per salvare la madre, scaglia un pianoforte contro il criminale, uccidendolo. Forse Scott non è il padre. (Lois non ricorda di aver bombato con Kal-El in Superman II).
Ricevuto il fox (il volpegramma), Scott, pilota provetto, decolla verso la nave e lo stesso fa Clark/Suppamen, ma nel frattempo Luthor ha già messo in atto il suo piano, lanciando un cristallo kryptoniano arricchito di kryptonite in mare. Suppamen interviene, dapprima per salvare i cittadini e poi Lois e famiglia.
Suppamen è ignaro della kryptonite. Appena giunto sull’isola cristallina, si trasforma in Pippaman perdendo i suoi poteri. Luthor lo accoltella con un pezzo acuminato di kryptonite, spingendolo poi in mare. Sfortunatamente Lois e famiglia sono tornati indietro, intuendo il pericolo. Lois salva Pippaman e asporta la kryptonite, e nonostante le ferite l’uomo d’acciaio, torna indietro per fermare Luthor.
Suppamen solleva l’enorme isola, portandola in volo nello spazio con un enorme sforzo (accentuato anche dai residui di kryptonite sia nel suo corpo che nell’isola) che gli costa quasi la vita. Luthor, si salva, ma rimane senza carburante esiliato su un’isola deserta. Dopo aver sventato la minaccia, Suppamen si schianta a terra. Rimane sospeso tra la vita e la morte per alcuni giorni, ma rimossi i rimasugli di kryptonite dal corpo, si salva.
Dopo essere uscito dall’ospedale, Suppamen si reca a casa di Jason, e gli rivolge le stesse parole pronunciate per lui dal padre Jor-El, quando lo spedì nello spazio da neonato. Si rivolge poi a Lois dicendo “Vado a prendere le sigarette” e vola nello spazio.
Superman come Batman.
Questo mi aspettavo quando andai al cinema nel 2006. Batman Begins era appena uscito ed era una vera e propria evoluzione del personaggio DC che ormai tutti conosciamo.
Di acqua ne era passata sotto i ponti, il grande schermo ci stava deliziando sempre più di supereroi e rischiava di essere tagliato fuori l’uomo d’acciaio. Marvel stava già annunciando Iron Man. Insomma era il momento giusto per l’uomo di Krypton.

Perché il Cavaliere Oscuro è migliore? Semplice perché è Batman!
Tutto comincia con il casting di Brandon Routh, per gli amici mezza pippa, che ha come suo unico pregio l’assomigliare vagamente allo sfortunato Christopher Reeve. Passiamo poi per un, secondo me, sopravvalutato Bryan Singer. Aggiungiamoci una trama che prosegue a grandi linee da Superman II, ed una durata di due ore.
La morte del FinalCiaker.
Tutto diventa brodo allungato, tra una buona scena ed una tremendamente lunga ed inutile. In un mondo dove tutti sanno chi è Superman, lo stronzo che spara nell’occhio per fermarlo non è solo demente, è Superdemente.
Aiutaci Nolan Kenobi, sei la nostra unica speranza!
Voto di IMDb: 6,2/10 con 175,604 voti
Voto di Snake Plissken: 5
Voto di Doc Brown: super 5
Voto di Axel Foley: 5 (Basta! No, ce n’è un altro…)
Dimenticavo, Kate Bosworth da così:
a così:
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