Fire with Fire (USA | 2012 | 97 min)
Josh Duhamel (Jeremy Coleman), Bruce Willis (Tenente Mike Cella), Rosario Dawson (agente Talia Durhan), Vincent D’Onofrio (David Hagan), Curtis “50 Cent” Jackson (Lamar), Julian McMahon (Robert), Vinnie Jones (Boyd), Richard Schiff (Harold Gethers), Quinton ‘Rampage’ Jackson (Wallace), Kevin Dunn (agente Calvin Mullens).
Regia di David Barrett
Genere: Crimine | Drammatico | Azione
Long Beach, California. Jeremy Coleman è un pompiere qualunque che ha appena terminato il suo pericoloso lavoro e dopo la fine del turno sulla strada di casa si ferma a un supermarket per comprare qualche spuntino.
Mentre Jeremy sta ultimando i suoi acquisti entrano in negozio altri distinti clienti non abituali: il boss della Fratellanza Ariana Hagan accompagnato dai suoi scagnozzi.
Hagan uccide sotto gli occhi del pompiere il proprietario del negozio e suo figlio (neri entrambi ovviamente), ma Jeremy approfittando di un momento di distrazione dei killer riesce a scappare e viene ferito.
Il boss Hagan però è troppo potente e dotato di risorse e conosce già l’identità del testimone che può incastrarlo al processo, così il detective Mike Cella, che ha già visto un collega essere ucciso per mano di Hagan, inserisce Jeremy nel programma di protezione testimoni degli U.S. Marshals con tutti i suoi annessi e connessi: nuova identità, nuovo lavoro ecc. ecc.
Il nostro pompiere viene così trasferito in attesa del processo nella musicale New Orleans, ma figuratevi se così lontano dall’assolata California un testimone chiave può essere al sicuro, Hagan infatti riesce a trovarlo ma ancora non riesce a farlo fuori così Jeremy prende una folle decisione: fare a meno del programma di protezione testimoni che tanto è inutile visto che lo trovano lo stesso e ritornare a Long Beach per fare il sederino al boss della razza superiore.
Protagonista assoluto di questa pellicola è Josh Duhamel, Bruce Willis interpreta solo una parte marginale dove al massimo tira due pugni a un cattivone.
Purtroppo questa volta non è stata rispettata la regola generale la quale dice che se hai un uomo in fuga hai sempre una bella storia tra le mani.
La pellicola infatti non decolla mai, poche sparatorie, neanche una battutaccia e il ritmo non è mai forsennato anzi, al contrario, a tratti annoia un po’ e non si capisce come faccia questo boss ariano a sapere tutto dato che nel film non sembra che ci siano delle talpe tra la polizia o tra i Marshals.
Una nota positiva è la morte del cattivone, una vera e propria combo degna del miglior Steven Seagal negli anni ’90.
Tutto il resto è noia come cantava Francone Califano, una noia addolcita per lo meno dal prezzo del biglietto abbassato a 3 Euro in occasione della festa del cinema.
Un cast veramente corposo ma purtroppo merita solo la sufficienza, al massimo mezzo punto in più. Distinti saluti.
Voto di IMDb: 5,6
Voto di Axel Foley: 6
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