Regia: Rupert Wyatt
Sceneggiatura: Rick Jaffa, Amanda Silver, Pierre Boulle (Libro)
Interpreti: James Franco, Freida Pinto, John Lithgow, Brian Cox, Tom Felton, David Oyelowo
USA (2011), Azione / Drammatico / Thriller / Fantascienza, 105 min
Trama: San Francisco. L’ingegnere genetico Will Rodman (James Franco) lavora a un potente farmaco in grado di stimolare la neurgenesi in pazienti adulti; questo farmaco sarebbe in grado di curare persone affette da malatite neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer, che ha colpito il padre di Will, Charles (John Lithgow). La sperimentazione avviene sulle scimmie, ma dopo la drammatica fuga di un esemplare femmina chiamata Occhi luminosi, la ricerca viene interrotta e Will si troverà ad accudire al cucciolo del primate. Nel corso degli anni il cucciolo Cesare (Andy Serkin) dimostra una spiccata intelligenza e notevoli capacità di linguaggio, dovute al farmaco passato dalla madre al figlio quando era nel feto. Quando però la scimmia viene allontanata dall’umano, e dopo aver subito un trattamento disumano da parte di John Landon (Bian Cox) e dal figlio Dodge Landon (Tom Felton), due responsabili dello zoo, la sua fiducia negli esseri umani si trasforma in odio, scatenando in lui il desiderio di ribellione…
Impressioni: Quando impareranno a Hollywood che sperimentare farmaci stimolatori della neurogenesi sugli animali non è una cosa buona (ricordate Blu Profondo?)? L’alba del pianeta delle scimmie (abbreviato ALBA per fare prima, n.d.r.) è il prequel del film del 1968 Il pianeta delle scimmie con Charlton Heston nel ruolo principale, che a sua volta è basato sul libro di Pierre Boulle.
Scostandosi dalla natura prettamente fantascientifica del film del 1968, ALBA è un film avvincente e carico di suspance, che narra la lotta per la libertà di un animale dall’essere umano crudele e sadico in alcuni casi.
ALBA è quindi un film di denuncia, sulla nostra società che è intenta a stravolgere l’ordine naturale delle cose senza pensare alle conseguenze, e che non si fa scrupolo di fare sperimentazione senza controllo sugli animali. Il film non è esente da difetti: alcune scene d’azione sono un pò forzate, con queste scimmie che sembrano quasi più Hulk che normali scimpanzè, Cesare che arriva addirittura a biascicare un paio di parole (quest’ultima è però è l’eredità del film del 1968, e si può scusare) e la figura femminile di Freida Pinto (che impersona la ragazza di Will, veterinario allo Zoo) che per quanto piacevole per gli occhi è inutile ai fini narrativi.
Conclusioni: Dico la verità, pensavo peggio! I precedenti film sul pianeta delle scimmie (in particolare quello di Tim Burton con Mark Wahlberg) non mi sono piaciuti. Questo posso dire che l’ho apprezzato per la trama avvincente, il messaggio morale e per la bravura degli attori che impersonano le scimmie con la tecnica del motion capture, in particolare complimenti ad Andy Serkin che impersona Cesare (lo ricordiamo anche per Gollum). Film piacevole che merita sicuramente la visione.
Voto di IMDb: 7,9
Voto di Doc Brown: 7
Voto di Axel Foley: 7
Voto di Snake Plissken: 7
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