Sotto il sole di Riccione (Italia, 2020, 100min.)
Regia: Younuts
Soggetto e sceneggiatura: Enrico Vanzina, Caterina Salvadori, Ciro Zecca
Cast: Isabella Ferrari (Irene), Cristiano Caccamo (Ciro), Luca Ward (Lucio), Andrea Roncato (Gualtiero), Lorenzo Zurzolo (Vincenzo), Ludovica Martino (Camilla), Saul Nanni (Marco), Claudia Tranchese (Emma), Davide Calgaro (Furio), Matteo Oscar Giuggioli (Tommy), Giulia Schiavo (Mara), Fotinì Peluso (Guenda)
Genere: Commedia, Romantico
Estate 2020.
I cinema sono chiusi da circa 4 mesi e le nostre recensioni di prodotti nuovi sono necessariamente orientate sulle serie tv o sui film che escono direttamente sulle piattaforme streaming, ma non lasciamoci abbattere, prima o poi torneremo in pista.
Nel frattempo, attirata dall’arcano richiamo della pubblicità in tv, decido dopo qualche tentennamento, di spendere del tempo per guardare il nuovo film di Netflix Italia “Sotto il sole di Riccione”.
Come si può intuire, il titolo del film è lo stesso di una canzone dei The Giornalisti, tant’è che la colonna sonora è costituita dalle loro canzoni e fanno anche un’apparizione.
Ma, come direbbe Bat-Fiz, “Crisi, parlaci della trama”.
Trama: Alcuni ragazzi si ritrovano come ogni anno in vacanza a Riccione; le loro storie di amicizia e amore si intrecciano con quelle di alcuni nuovi arrivati, tra partite di beach volley, serate in discoteca e pedalate in bicicletta tra una piadina e uno spaghetto allo scoglio.
Se siete cresciuti come noi negli anni ’80, questo incipit non può che ricordarvi quel buon vecchio vanziniano “Sapore di Mare” e seguito, di cui abbiamo parlato anche nella puntata di luglio del nostro podcast QUI, e di cui questa pellicola è ricca di rimandi e citazioni (per esempio il gioco in spiaggia con la mela), anche perché è proprio Enrico Vanzina ad aver scritto soggetto e sceneggiatura, portando ai giorni nostri il più classico degli spaccati dell’estate italiana: le vacanze al mare.
Non solo: la regia è degli YouNuts!, un duo romano che ha diretto numerosissimi videoclip di cantanti italiani (tra cui molti proprio dei The Giornalisti), classe 1986 e grandi amanti della cultura pop, cosa che rende il soggetto ad alta digeribilità, anche per stomaci delicati, facendoci dimenticare del tutto quel patetico tentativo di remake del 2014 (“Sapore di te”, ambientato negli anni’80, sempre a Forte dei Marmi), che si sforzava troppo di fare il verso alle vecchie glorie, troppo “cinespiaggione” con un implacabile effetto trash amplificato dall’abbondanza di attori che, se cani non sono, almeno lo sembrano.
Stavolta si cambia aria, letteralmente dato che ci spostiamo dalla Versilia alla riviera Adriatica, ma anche come atmosfera e sforzo di fare qualcosa di più.
I ventenni o poco più sono lo specchio dei ragazzi di oggi, con tutto ciò che ne consegue, dai i cellulari e annesse note vocali, le storie su Instagram, i siti di incontri online e gli adulti che non capiscono un accidente quando parlano con abbreviazioni e neologismi nati sul web.
Epica la scena in cui il personaggio di Andrea Roncato, un ex bagnino sciupafemmine che ha affittato una camera a due dei ragazzi, subissato da una sequela di “sei stato friendzonato”, “ti sta trollando” e “bro…”, sbotta perplesso: “Ragazzi ma come caXXo parlate voi due?”. Devo ammettere che mi sono abbastanza ribaltata dal ridere in quel momento. Tra l’altro chi altri poteva interpretare quel ruolo meglio dell’ ei fu Loris Batacchi, capo ufficio pacchi?
Dicevamo i ventenni o poco più, carini, bravi, sul pezzo, che fanno subito gruppo con le loro storie di rimorchi e due di picche, con fidanzate ed ex fidanzati che anche a distanza mettono i bastoni tra le ruote; ma oltre a loro c’è dello spazio anche per una tenera love story più matura. Isabella Ferrari (già protagonista allora ventenne dei suddetti “Sapore di mare”) interpreta Irene, la madre molto protettiva di uno dei protagonisti, Vincenzo, un ragazzo non vedente che vorrebbe finalmente passare una normale estate tra amici e ragazze. All’inseguimento del figlio, Irene si imbatte nel buttafuori gentiluomo intepretato da Luca Ward, con cui subito nasce un flirt e che l’aiuterà a ritrovare un po’ di serenità ed equilibrio nel rapporto col figlio.
Sono molto lieta di poter dire che “Sotto il sole di Riccione” è un film estivo piacevole e ben fatto; forse non avrei speso dei soldi per andarlo a vedere al cinema, ma non sento di aver sprecato il mio tempo. Certo se non vi piacciono le canzoni dei The Giornalisti, la vostra voglia di vederlo potrebbe calare, ma per il resto lo consiglio tranquillamente.
Voto di Crisididentità: 3 carbonara senza panna su 5
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