1917

Categorie: Film, Recensione

Pubblicato il 22-01-2020 alle 20:00

1917 (2019 | UK | USA |120 min)
Regia: Sam Mendes;
Sceneggiatura: Sam Mendes, Krysty Wilson-Cairns;
Cast: Dean-Charles Chapman (Cpl. Blacke), George MacKay (Cpl. Schofield), Daniel Mays (Sergente Sanders), Colin Firth (Generale Erinmore), Pip Carter (Gordon), Andy Apollo (Sergente Miller), Benedict Cumberbatch (Colonnello MacKenzie), Mark Strong (Capitano Smith)
Colonna sonora: Thomas Newman
Genere: Drammatico | Guerra | Azione
Direttamente da Londra la prima recensione del nuovo utente di Finalciak Black Devil, che parte subito col botto addentrandosi in un film di guerra.
Buona lettura dal vostro Batfiz.

Capita a volte di guardare un film e pensare che sia la pellicola più bella mai vista.
Ecco con 1917 questa è esattamente la sensazione che ho avuto.
Trama: Il nuovo film di Sam Mendes ci trasporta nella Prima Guerra Mondiale assieme ai due soldati inglesi Cpl. Schoefield ed il Cpl. Blake, per seguirli in una missione che sembra impossibile: trasportare oltre le linee nemiche un messaggio che metta fine ad un azione strategica, da parte dell’esercito inglese, che porterebbe alla perdita di 1600 uomini a causa di un imboscata già pianificata dai Tedeschi.
Il film è girato interamente in piano sequenza, ciò significa che dall’inizio alla fine non ci sono tagli tra diverse telecamere (a parte quelli tecnici), e questa esperienza, che viene vissuta sempre in prima persona proprio come se fossimo al fianco dei due protagonisti, ha un impatto fortissimo a livello emozionale, come mai prima (almeno da parte mia). Ci si sente come se avessimo vissuto un’intera giornata durante la Grande Guerra e fa pensare in un modo molto diverso dal consueto, non siamo più osservatori passivi ma diventiamo parte della pellicola, sentiamo le pallottole dei fucili Lee Enfield e Gewehr 98 fischiare vicino alle orecchie e quasi viene da aggrapparsi alla poltrona quando il piombo colpisce.
Il film non ha filtri, è guerra dura e cruda senza finzioni o abbellimenti per puro scopo cinematografico, portando lo spettatore a vivere l’esperienza con senso di angoscia e paranoia. Non fraintendetemi, ciò non vuol dire che sia un film difficile da guardare, anzi tutto l’opposto. Finalmente un film di genere War-Movie che trasmette esattamente le sensazioni provate dai soldati durante quei giorni oscuri.
Potrei dilungarmi a scrivere per ore riguardo ogni singola sequenza, ma mi limiterò a dire che ogni parte della storia è sviluppata a regola d’arte e lascia la voglia di rivederlo ancora e ancora per rivivere quei momenti. Certamente non perché siano belle emozioni, ma perché sono talmente intense le sensazioni trasmesse che va lasciato il tempo per assorbirle.
Dal punto di vista tecnico vorrei analizzare ‘1917‘ in quattro sezioni.
Fotografia, Editing, Recitazione e Colonna Sonora/Sound Design.
Fotografia
Fotograficamente parlando non penso di aver mai visto niente su questo livello. La telecamera passa da luce in pieno giorno camminando nelle trincee, ad un bunker buio illuminato solo da lampade a petrolio senza un cambio di esposizione visibile. Tenete a mente che queste sequenze sono state girate in gran parte senza tagli (dico in gran parte perché in realtà i tagli ci sono eccome, ma sono tagli tecnici e ne parleremo tra poco).
Il DOP (Director of Photography, direttore della fotografia) e Operatori camera hanno fatto un lavoro eccelso regolando la macchina da presa così da poter essere usata passando dall’esterno con elevata illuminazione, all’interno in ambienti scuri senza perdere dettagli in entrambe le condizioni di luce. Le scene in notturna sono buie, la notte è nera e le rovine sono illuminate dalle lampade e dai bengala sparati nel cielo. Questo risulta molto naturale, proprio come sarebbe percepito dall’occhio umano, ed incide ulteriormente a livello di immersione mentale. I movimenti di camera sono incredibili, per girare alcune parti gli operatori hanno dovuto ‘passare’ la macchina da presa a gru o altri sistemi a rotaia per poi riprenderla a mano. Ad esempio dopo che la gru ha portato la macchina dall’altra parte di un fiume, viene ripresa a mano il tutto senza una vibrazione o movimenti innaturali.
Editing
L’Editing (cioè il montaggio) è stato fatto in modo da mascherare i tagli tra le varie sequenze, chiaramente non sarebbe stato umanamente possibile girare i 120 minuti del film di continuo per motivi logistici e di errori scenici. Qui Sam Mendes ha fatto un lavoro eccelso organizzando i movimenti camera e gli attori in modo da avere delle vere e proprie sezioni da 10/15 minuti l’una per poter girare nuovamente se necessario. I movimenti camera diventano completamente neri per un paio di frames, uscendo dal bunker per esempio o passando dietro ad un ostacolo mentre segue i protagonisti, per poi usare una maschera durante l’editing e collegare la sequenza successiva. Ho trovato molto intelligente l’utilizzo degli eventi che fanno in modo di avanzare nel tempo appena dopo il tramonto fino a mattina presto, per avere meno tempo in notturna da coprire nella storia (Geniale).
Recitazione
La recitazione è teatrale, ovvero gli attori hanno dovuto recitare per periodi fino a 30 minuti senza sbagliare, come succede a teatro. Si percepisce proprio che sia primari che secondari sono talmente immersi nella parte che in quel momento sono veramente soldati, non stanno solo recitando un copione, ma sono plasmati come burro sul pane nella storia rendendo il tutto molto, anche troppo, realistico.
Colonna Sonora/Sound Design
La colonna sonora di Thomas Newman non è invasiva, prende le sensazioni che la pellicola vuole trasmettere, ci mette un contorno da 5 stelle Michelin e le serve su un piatto d’argento, che però sta in ombra per non dare troppo fastidio agli occhi. Una vera Colonna Sonora che fa da colonna portante senza stonare, ma anzi ci immerge nella storia in un bagno cinematografico di malinconia, polvere e coraggio.
Il Sound Design colpisce forte nella faccia, i livelli sono perfetti. Un momento stiamo ascoltando un dialogo e subito dopo un aereo ci sfreccia sopra la testa facendo un rumore tanto reale e forte tale da dare molto fastidio. Le armi e le esplosioni sono presenti e affilate, registrate sul set usando colpi a salve e cariche esplosive, così come i riverberi ambientali che sono stati catturati senza lasciar spazio all’immaginazione.
In conclusione questo è un film che va visto se possibile in una sala cinematografica degna di nota, magari con impianto audio Dolby Atmos, o in un sistema Home Cinema con la H e la C maiuscole. Sì perché questo capolavoro è cosi eccellente dal punto di vista tecnico, che sarebbe un insulto guardarlo sul semplice display di un computer od un “televisorello” di casa. Bisogna preparare la mente per goderne appieno ad essere completamente immersi. Per cui spegnete gli smartphone, mettete il gatto in cantina (povero gatto!!!!), chiudete la finestra, abbassate le luci, alzate il sistema audio appena sotto la soglia di distorsione e mettete il cartello “torno domani” fuori dalla porta. Solo così sarete pronti a godere di quello che secondo me è (e sarà) uno dei film che lascerà un’impronta indelebile nel mondo cinematografico.
Black Devil
Premi e riconoscimenti (principali):
  • 2020 – Premi Oscar
    • Migliore fotografia a Roger Deakins
    • Migliori effetti speciali a Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron
    • Miglior sonoro a Mark Taylor e Stuart Wilson
    • Candidatura per il miglior film
    • Candidatura per il miglior regista a Sam Mendes
    • Candidatura per la migliore sceneggiatura originale a Sam Mendes e Krysty Wilson-Cairns
    • Candidatura per la migliore scenografia a Dennis Gassner e Lee Sandales
    • Candidatura per la migliore colonna sonora a Thomas Newman
    • Candidatura per il miglior montaggio sonoro a Oliver Tarney e Rachael Tate
    • Candidatura per il miglior trucco e acconciatura a Rebecca Cole, Naomi Donne e Tristan Versluis
  • 2020 – Golden Globe
    • Miglior film drammatico
    • Miglior regista di un film a Sam Mendes
    • Candidatura per la miglior colonna sonora originale di un film a Thomas Newman
  • 2020 – Premi BAFTA
    • Miglior film
    • Miglior film britannico
    • Miglior regista a Sam Mendes
    • Migliore fotografia a Roger Deakins
    • Migliore scenografia a Dennis Gassner e Lee Sandales
    • Miglior sonoro a Scott Millan, Oliver Tarney, Rachael Tate, Mark Taylor e Stuart Wilson
    • Migliori effetti speciali a Greg Butler, Guillaume Rocheron e Dominic Tuohy
    • Candidatura per la migliore colonna sonora a Thomas Newman
    • Candidatura per il miglior trucco e acconciatura a Naomi Donne
  • 2020 – Critics’ Choice Awards
    • Miglior regista a Sam Mendes
    • Miglior fotografia a Roger Deakins
    • Miglior montaggio a Lee Smith
    • Candidatura per il miglior film
    • Candidatura per la miglior scenografia a Dennis Gassner e Lee Sandales
    • Candidatura per i migliori effetti speciali
    • Candidatura per il miglior film d’azione
    • Candidatura per la miglior colonna sonora a Thomas Newman
Voto Black Devil: 5 papaveri su 5
Voto di Doc Brown: non fidarti mai di 4 crucchi su 5
Voto di Crisididentità: 4 borracce di latte ad alta digeribilità su 5
Voto di Sorbetto al Limone: 5 attenti ai topi! su 5
 

Informazioni su bat-fiz

Collaboratore ufficiale di FinalCiak. Potete contattarlo direttamente scrivendo a batfiz@finalciak.com


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