Tolo Tolo

Categorie: Film, Recensione

Pubblicato il 11-01-2020 alle 19:18

Tolo Tolo (2020 | Italia | 90 minuti)
Checco Zalone (Checco), Souleymane Silla (Oumar), Manda Touré (Idjaba), Nassor Said Birya (Doudou), Alexis Michalik (Alexandre Lemaitre)
Sceneggiatura: Luca Medici & Paolo Virzì
Regia: Luca Medici
Genere: Commedia | Sotto sotto drammatico

Tolo Tolo è la quinta provocazione di Checco Zalone, parla di uno pseudo-imprenditore pugliese, Pierfrancesco Zalone detto “Checco”, che vede fallire la sua nuova attività, un ristorante chiamato “Murgia & Sushi”.
Travolto dai debiti si vede pignorare tutto dal fisco e decide di scappare in Africa dove trova lavoro in un lussuoso villaggio turistico.

Purtroppo nel Paese scoppia una guerra civile e i terroristi distruggono il villaggio turistico, Checco scappa assieme al suo collega Oumar, che adora l’Italia e da sempre sogna di andarci a vivere, ma Checco non può tornare nel Bel paese perché prima di espatriare aveva lasciato una caterva di debiti i quali si sono riversati sui suoi familiari e soprattutto sulle sue due ex-mogli, ritenute peggio dei terroristi, quindi se dovesse tornare in Italia troverebbe tutti ad attenderlo con il coltello in mano.

Checco allora decide di diventare immigrato e di entrare clandestinamente in Europa, con l’obiettivo di arrivare in Liechtenstein, vero paradiso fiscale.

Dopo il divorzio artistico dal suo regista di fiducia, Gennaro Nunziante, Zalone esordisce alla regia e scrive la sceneggiatura in collaborazione con nientepopodimeno che Paolo Virzì. il cambio di regia si nota subito, tanto che il pubblico, accorso in massa nella sale sin dall’uscita della pellicola, rimane spiazzato e borbotta perché non ride come negli altri film precedenti. Effettivamente è un film diverso, la differenza è che gli altri erano dichiaratamente dall’inizio una commedia, questa volta invece la trama è una storia drammatica dove però viene inserito il solito personaggio italiano becero che interpreta Zalone.

Ho sentito più persone trovare alcune similitudini con La Vita è Bella di Roberto Benigni… E’ chiaro che Tolo Tolo non arriverà mai a livello di quel capolavoro ma si possono trovare dei punti in comune: se Benigni ironizza per tutto il film per distrarre il figlio dall’orrore delle azioni commesse dai nazisti, Zalone con il suo personaggio sdrammatizza su tutte le peripezie che un immigrato può subire nel suo viaggio verso l’Europa.

Zalone ne ha veramente per tutti in questa pellicola e lo fa senza giri di parole, e si capisce benissimo da che parte sta.
Questo per me è il film della sua maturità, purtroppo per lui questo cambiamento non lo porterà a macinare incassi da record con il suo prossimo film perché il pubblico ci mette due secondi a cambiare idea. Personalmente mi ha fatto spanciare dal ridere in diversi punti, soltanto che il finale non mi ha convinto perché mi è sembrato poco chiaro, quasi a voler far intendere che non sapessero più che conclusione dare al film. Probabilmente il risultato sarebbe stato migliore affidando la regia a un veterano del calibro di Paolo Virzì che come già detto era presente nella sceneggiatura.

Voto di Axel Foley: 3 Immigrazioni su 5

 

Informazioni su Axel Foley

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