Maleficent: Mistress of Evil (USA, 2019, 118min.)
Regia: Joachim Rønning
Sceneggiatura: Micah Fitzerman-Blue, Noah Harpster
Cast: Angelina Jolie (Malefica), Elle Fanning (Aurora), Michelle Pfeiffer (Regina Ingrith), Harris Dickinson (Principe Filippo), Sam Riley (Fosco), Robert Lindsay (Re Giovanni), Chiwetel Ejiofor (Conall), Ed Skrein (Borra), Jenn Murray (Gerda), Warwick Davis (Sicofante), Lesley Manville (Fiorina), Imelda Staunton (Giuggiola), Juno Temple (Verdelia)
Genere: Fantastico, avventura, romantico
Previously…
Malefica, una fata alata bellissima, viene tradita dall’umano Stefano, che prima le dice di amarla, poi le taglia le ali e diventa re. Lei per vendicarsi maledice la figlia di lui Aurora che, come ben sappiamo, al compimento del suo sedicesimo anno, si punge con un fuso maledetto e si addormenta. Non è però il bacio dell’inutile principe Filippo, sbucato dal nulla il giorno prima, a svegliarla, bensì quello di Malefica stessa, che di nascosto aveva seguito tutta la crescita di Aurora, amandola, proteggendola e divenendo la sua fata madrina.
[qui trovate anche la recensione di Snake Plissken di Maleficent (2014)]
Ora: Aurora, abbandonato il castello paterno, è diventata la regina della Brughiera, dove vive insieme a Malefica e al buon corvo Fosco, amata dal popolo fatato e anche dal Principe Filippo che, nonostante la figuraccia fatta con quella faccenda del bacio, non si è arreso. Dopo cinque onesti anni di fidanzamento, le chiede finalmente di diventare sua moglie e Aurora accetta entusiasta, anche grazie alla prospettiva di unire i due regni in pace e armonia. Ora però viene la parte divertente, ovvero dirlo a Malefica, nota per il suo carattere docile e accomodante, che non ha esattamente Filippo (e gli umani in generale) nella sua top ten delle simpatie; come ciliegina sulla torta, viene anche invitata a cena al castello per conoscere i futuri consuoceri.
Se già nel primo film ero rimasta affascinata dalla Malefica della Jolie, per indiscussa bellezza, fascino e per quel caratteraccio che mi aveva strappato più di una risata, qui ho avuto la conferma che la Disney ha fatto una scelta davvero azzeccata. Il suo essere scontrosa e sarcastica, poco loquace e un po’ possessiva con Aurora, quasi più come un padre, che come una madre, è per me meraviglioso. Malefica è un personaggio complesso, che nasconde le sue luci dietro a delle più vistose ombre, ma chi la conosce davvero, cioè Aurora e Fosco, sa che non è affatto la cattivona che tutti pensano. La sua fiducia negli umani è motivatamente sotto zero, e ancora una volta si trova a combattere contro un nemico che vuole farla apparire per quello che non è. Nel tentativo di ammorbidirsi per amore di Aurora, il suo è però soprattutto un conflitto interiore, che la porterà a scoprire qualcosa in più sulle sue origini, aiutandola ad affermare la vera sé stessa.
Anche se Malefica è la protagonista indiscussa, non posso non citare l’altra meravigliosa attrice che si è unita al cast in questo seguito, ovvero Michelle Pfeiffer. Bellissima da giovane e bellissima anche adesso; bravissima, tanto che riesce ad essere credibile sia come personaggio buono, sia come antagonista, interpreta la Regina Ingrith, futura suocera della bella addormentata, poiché madre di Filippo. Non dico altro, gustatevela al cinema.
Filippo. In nettissimo miglioramento, si è guadagnato una promozione salendo di un gradino nel mio gradimento personale (anche se continuo ad amare Fosco) dopo, come dicevamo, ben cinque anni di frequentazione con Aurora. Per una principessa delle fiabe questa è una grande novità nonché ammodernamento e rende la storia d’amore molto più plausibile. Quante volte i vostri piccoli aridi, ma realisti, cuori si sono domandati come fanno questi a incontrarsi mezza volta e subito vivere felici e contenti? Alla buon’ora, la Disney ci ha accontentati su questo frangente.
Senza tralasciare temi come l’unione tra i popoli, la tolleranza, l’amicizia e la famiglia in ogni sua sfaccettatura, sia il primo Maleficent che questo seguito sono, per me, dei live action davvero ben riusciti. Pur mantenendo l’ambientazione della fiaba classica, la Disney è riuscita a raccontarci, con una variazione sul tema originale, la storia della bella addormentata da un punto di vista decisamente più interessante e moderno, anche grazie a dei personaggi ben caratterizzati. Poi, scusate se sono ripetitiva, ma la Jolie è davvero perfetta in queste vesti.
Voto di Crisididentita 4 zigomi non regolamentari su 5
Voto di Doc Brown 3 Borra su 5
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