Ad Astra

Categorie: Film, Recensione

Pubblicato il 04-10-2019 alle 12:02

Ad Astra (2019 | USA | 123 minuti)
Brad Pitt (Roy McBride), Tommy Lee Jones (H. Clifford McBride), Donald Sutherland (Thomas Pruitt), John Ortiz (Tenente Generale Rivas), Liv Tyler (Eve)
Sceneggiatura: James Gray & Ethan Gross
Regia: James Gray
Genere: Drammatico | Fantascienza | Introspettivo | Per Aspera ad Letargia | Film noiosi che non piacciono neanche a Eric Draven

In un futuro non troppo lontano la Terra è colpita da misteriosi picchi di energia che ne minacciano seriamente la vita. Si scopre che queste ondate di energia provengono dal pianeta Nettuno e più precisamente dalla base spaziale del “Progetto Lima”, un progetto cominciato molti prima e guidato dal celebre astronauta Clifford McBride, che aveva lo scopo di trovare altre forme di vita intelligenti per il cosmo.

Dopo essere sopravvissuto ad uno di questi picchi di energia, il maggiore Roy McBride, figlio del famoso astronauta, viene contattato dal Comando Spaziale Statunitense per prendere parte alla missione in solitaria verso la stazione spaziale e mettere fine alla ondate di energia, inoltre i suoi superiori ritengono anche il padre sia ancora vivo.

Roy McBride possiede la capacità straordinaria di mantenere sempre la calma anche nelle situazioni più critiche, basti pensare che a riposo riesce ad arrivare fino a 47 battiti al minuto, questo fa sì che riesca a prendere sempre decisioni ponderate e portare a casa la pelle ma a livello di trama questa sua capacità gli serve a poco o nulla…

Se guardiamo il trailer, la pellicola sembra raccontare di un viaggio volto a svelare un mistero, magari inserendoci anche gli alieni, e invece dopo venti minuti di pellicola si capisce che non sarà altro che il viaggio introspettivo di un uomo nella solitudine del cosmo alla ricerca di non so quale verità personale. Quindi se vi piacciono questo genere di pellicola allora dovete andare a vederlo.

Io invece sono molto infastidito quando mi spacciano una storia per un’altra, la pellicola infatti non mi è piaciuta, poteva durare tranquillamente una ventina di minuti in meno, ci sono dei punti della trama non tanto chiari e dei passaggi di sceneggiatura messi proprio lì per allungare il brodo, gli effetti visivi invece sono molto buoni.

Il film non ha entusiasmato neanche il nostro amichevole Eric Draven, fermo sostenitore dei film noiosi e che dopo aver visto questa pellicola ritiene che Brad Pitt non sia adatto per i ruoli drammatici. Per me alla fine dell’anno quando sarà ora di stilare le classifiche, questo film finirà nella Top Dimenticatoio©.

Voto di Axel Foley: 1,5 Balzi da una stazione all’altra per non so quanti chilometri su 5
Voto di Snake Plissken: 2 Bradicardia portami via su 5
Voto di Eric Draven: 2,5 Picchi di energia sui coglioni su 5

 

Informazioni su Axel Foley

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