Hellboy: The Golden Army

Categorie: Film, Recensione

Pubblicato il 07-04-2019 alle 17:55

Hellboy II: The Golden Army (2008 | USA/Germania | 120 minuti)
Ron Perlman (Hellboy), Selma Blair (Liz Sherman), Doug Jones (Abe Sapien/Chamberlain/Angelo della Morte), John Alexander (Johann Kraus/Bethmoora Goblin), Seth MacFarlane (Voce di Johann Kraus), Luke Goss (Principe Nuada), Anna Walton (Principessa Nuala), Jeffrey Tambor (Tom Manning).
Storia & fumetto: Mike Mignola Sceneggiatura: Guillermo del Toro
Musiche: Danny Elfman
Regia: Guillermo del Toro
Genere: Azione | Horror | Fantasy
Candidato ad un premio Oscar per il Miglior Trucco

1955. Il Professor Broom racconta al giovane figlio adottivo, Hellboy, una favola della buona notte riguardante una lotta tra gli umani e alcune creature mitologiche. All’inizio della guerra furono gli umani a prevalere sugli elfi decimando il loro esercito e il loro re, Balor si rattristò in cuore; poi un goblin si offrì di creare un’indistruttibile armata di androidi meccanici al servizio del Re degli Elfi, una Golden Army, 70 volte 70 soldati (702=4900), la quale poteva essere controllata solo da colui che avrebbe indossato la corona reale. Il nuovo esercito massacrò quello degli umani ma ancora una volta Re Balor si rattristò in cuore, così decise di proporre una tregua dividendo la corona in tre parti (due agli elfi e una agli umani) in modo tale che il nuovo esercito non avrebbe più potuto nuocere, gli umani rimasero nelle loro città e gli elfi nelle loro foreste, ma lo spietato Principe Nuada, figlio di Balor, non fu soddisfatto della tregua e andò in esilio e l’armata d’oro non fu più richiamata.

Questa si dimostrerà ben più che una favoletta della buona notte perché balzando ai giorni nostri troveremo un sempre più malvagio principe Nuada intento nel recupero dei 3 pezzi della corona per dichiarare guerra all’umanità.

A differenza della pellicola precedente questa storia non è tratta dai fumetti ma è completamente inventata. Evolvono i rapporti tra i vari personaggi e continua la caratterizzazione dei personaggi, alcuni a mio parere regrediscono, come il direttore Manning, qui più macchietta del film precedente, alcuni abbandonano la squadra come l’agente Myers ma altri vi si aggregano, come il nuovo agente Johann Krauss, uno spirito errante dotato di poteri psichici racchiuso in una tuta di contenimento, anche per lui ottimo il concept design.

Le situazioni comiche e le risate aumentano, ci sono molte più creature bizzarre che valgono la candidatura all’Oscar come miglior trucco anche se ancora una volta il premio non arriva, gli effetti speciali migliorano e la storia inventata è molto buona; insomma è un ottimo film di intrattenimento forse anche meglio del precedente. Non può mancare nel bagaglio degli appassionati soprattutto se avete visto il primo.

Voto di Axel Foley: 4 Volte 4 Voti su 5

 

Informazioni su Axel Foley

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