Alita – Angelo della Battaglia

Categorie: Film, Recensione

Pubblicato il 12-03-2019 alle 19:26

Alita: Battle Angel (2018| USA | 122 minuti)
Rosa Salazar (Alita), Christoph Waltz (Dottor Dyson Ido), Jennifer Connelly (Chiren), Mahershala Ali (Vector), Ed Skrein (Zapan), Jackie Earle Haley (Grewishka), Jeff Fahey (McTeague)
Sceneggiatura: James Cameron & Laeta Kalogridis
Tratto dalla serie di graphic novel Gunnm di Yukito Kishiro
Regia: Robert Rodriguez
Genere: Fantascienza | Cyberpunk | Azione

2563. 30 anni dopo l’ultima grande guerra denominata “La Caduta” la Terra è devastata, è rimasta intatta solo l’ultima delle città sospese, Zalem; dai suoi rifiuti è sorta sotto di essa la “Città di Ferro”.
Rovistando nella discarica, tra i rifiuti, il cyber-chirurgo Ido Dyson trova casualmente la testa intatta di un cyborg dalle sembianze femminili, una ginoide e dopo averla riassemblata la chiamerà Alita.

Alita, cercando di trovare il suo posto nel mondo, diventa l’assistente del Dottor Dyson ma ben presto cominceranno ad affiorare i ricordi della sua vita passata e così la giovane cyborg appena tornata a nuova vita dovrà ripercorrere i suoi passi per scoprire chi era una volta e per capire chi vorrà essere in futuro.

Erano anni che attendevo il ritorno alla fantascienza di James Cameron, erano anni che vedevo su IMDb il titolo “Battle Angel” accanto alla dicitura announced e pre-production, ma questo film non usciva mai nelle sale e poi è arrivato Avatar e così uno dei miei registi preferiti si è fatto prendere la mano dai suoi seguiti posticipando ripetutamente la produzione di questo film il cui primo abbozzo di sceneggiatura risale addirittura al 2003. Finalmente dopo tanti anni il progetto prende vita ma Cameron rimane solo in veste di sceneggiatore/produttore e la regia viene affidata a Robert Rodriguez, un regista che non mi ha mai fatto impazzire nonostante il resto del pubblico dica il contrario, basti pensare ai suoi Machete, Dal Tramonto all’alba e Sin City (forse l’unico che abbia gradito veramente). Rodriguez comunque se la cava discretamente e a tratti non si riconosce il suo stile registico.

Il film ha degli effetti visivi abbastanza buoni ma soprattutto le scene d’azione sono spettacolari e dirette molto bene, la trama ha tanta carne al fuoco e ha bisogno di altri seguiti per avere un senso ed essere approfondita a dovere, non è nulla di particolarmente nuovo e intricato anche se alcuni personaggi necessitano di un approfondimento migliore ma soprattutto una giustificazione plausibile alle scelte che prendono.

Anche qui tireremo le somme alla fine della saga dopo aver visto tutti i capitoli.

Voto di Axel Foley: 3 Unioni delle Repubbliche Marziane su 5
Voto di Snake Plissken: 3 “Se non mi fate il secondo ci rimango male” su 5

 

Informazioni su Axel Foley

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