Oscar 2019

Categorie: News

Pubblicato il 25-02-2019 alle 15:56

Brian May e Adam Lambert

Incredibile ma vero, anche quest’anno ce l’ho fatta e, lo ammetto, ne sono felice. La 91° edizione degli Oscar è stata caratterizzata da molte cose positive, prima fra tutti la mancanza di un presentatore vero e proprio, che ha lasciato così maggior spazio ai veri protagonisti, velocizzando il tutto.
Oltre alle premiazioni ci sono state, come sempre, le esibizioni delle cinque canzoni candidate, il ricordo “In memoriam” dei personaggi dello spettacolo scomparsi in questo ultimo anno, quest’anno accompagnato dall’orchestra e la musica di John Williams, e otto piccole clip dedicate ai candidati a miglior film, presentate da diversi personaggi ciascuno. Sicuramente la serata è partita alla grande con i Queen e Adam Lambert che, come sigla di apertura, hanno suonato “We will rock you” e “We are the champions”.

Diego Luna e lo chef José Andrés

Un altro aspetto davvero importante di questa edizione è stato la forte presenza di una Hollywood multietnica e coesa, con tutte le candidature e i premi vinti dal messicano Alfonso Cuarón, con Javier Bardem che ha presentato parlando in spagnolo, così come Diego Luna, lanciando dei sassolini ben mirati; con Rami Malek che ha fieramente raccontato di essere la prima generazione americana di una famiglia egiziana, come Freddie Mercury a suo tempo era un inglese di famiglia parsi, e così come Guy Nattiv, vincitore del premio per Miglior Cortometaggio (“Skin”), ha spiegato, nell’incredulità del momento, di essere israeliano, da pochi anni in America.

Melissa McCarthy e Bryan Tyree Henry

Presenza importante di una massiccia e fiera quota black, sia tra i candidati che tra i vincitori. Particolarmente intensi i discorsi di presentazione di “BlackKklansman” tenuto da Barbra Straisand e quello di John Lewis e Amandla Stenberg su “Green Book”. Momenti comici praticamente assenti,  ma di cui non si è sentita poi molto la mancanza, eccetto forse Melissa McCarthy e Bryan Tyree Henry, travestiti a parodia di alcuni personaggi dei film in gara (tra cui la regina de “La favorita” e Mary Poppins), che hanno presentato il premio per i migliori costumi. Grandi assenti di questa edizione, non candidati nelle categorie attori per i film in cui erano protagonisti, sono stati Emily Blunt, che è stata sostituita da Bette Midler per l’esibizione della canzone di “Mary Poppins returns”, John David Washington, protagonista di “BlackKklansman”, Ryan Gosling e Claire Foy per “First man”.

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Ecco dunque la lista di tutti i vincitori:

Green Book

Miglior film

  • Green Book – Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly e Nick Vallelonga
  • La favorita (The Favourite) – Ceci Dempsey, Ed Guiney, Lee Magiday e Yorgos Lanthimos
  • Roma – Gabriela Rodríguez e Alfonso Cuarón
  • Vice – L’uomo nell’ombra (Vice) – Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Adam McKay e Kevin J. Messick
  • A Star Is Born – Bill Gerber, Bradley Cooper e Lynette Howell Taylor
  • Black Panther – Kevin Feige
  • BlacKkKlansman – Sean McKittrick, Jason Blum, Raymond Mansfield, Jordan Peele e Spike Lee
  • Bohemian Rhapsody – Graham King

Migliore regia

  • Alfonso Cuarón – Roma
  • Yorgos Lanthimos – La favorita (The Favourite)
  • Spike Lee – BlacKkKlansman
  • Adam McKay – Vice – L’uomo nell’ombra (Vice)
  • Paweł Pawlikowski – Cold War (Zimna wojna)

 

Migliore attore protagonista

  • Rami Malek – Bohemian Rhapsody
  • Christian Bale – Vice – L’uomo nell’ombra (Vice)
  • Bradley Cooper – A Star Is Born
  • Willem Dafoe – Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità (At Eternity’s Gate)
  • Viggo Mortensen – Green Book

Migliore attrice protagonista

  • Olivia Colman – La favorita (The Favourite)
  • Yalitza Aparicio – Roma
  • Glenn Close – The Wife – Vivere nell’ombra (The Wife)
  • Lady Gaga – A Star Is Born
  • Melissa McCarthy – Copia originale (Can You Ever Forgive Me?)

Migliore attore non protagonista

  • Mahershala Ali – Green Book
  • Adam Driver – BlacKkKlansman
  • Sam Elliott – A Star Is Born
  • Richard E. Grant – Copia originale (Can You Ever Forgive Me?)
  • Sam Rockwell – Vice – L’uomo nell’ombra (Vice)

Migliore attrice non protagonista

  • Regina King – Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk)
  • Amy Adams – Vice – L’uomo nell’ombra (Vice)
  • Marina de Tavira – Roma
  • Emma Stone – La favorita (The Favourite)
  • Rachel Weisz – La favorita (The Favourite)

Migliore sceneggiatura originale

  • Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly – Green Book
  • Deborah Davis e Tony McNamara – La favorita (The Favourite)
  • Paul Schrader – First Reformed – La creazione a rischio (First Reformed)
  • Alfonso Cuarón – Roma
  • Adam McKay – Vice – L’uomo nell’ombra (Vice)

Miglior Sceneggiatura non originale BlackKklansman

Migliore sceneggiatura non originale

  • Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee – BlacKkKlansman
  • Joel ed Ethan Coen – La ballata di Buster Scruggs (The Ballad of Buster Scruggs)
  • Nicole Holofcener e Jeff Whitty – Copia originale (Can You Ever Forgive Me?)
  • Barry Jenkins – Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk)
  • Eric Roth, Bradley Cooper e Will Fetters – A Star Is Born

Miglior film straniero

  • Roma, regia di Alfonso Cuarón (Messico)
  • Un affare di famiglia (万引き家族 Manbiki kazoku?), regia di Hirokazu Kore’eda (Giappone)
  • Cafarnao (کفرناحوم), regia di Nadine Labaki (Libano)
  • Cold War (Zimna wojna), regia di Paweł Pawlikowski (Polonia)
  • Opera senza autore (Werk ohne Autor), regia di Florian Henckel von Donnersmarck (Germania)

Miglior film d’animazione

  • Spider-Man – Un nuovo universo (Spider-Man – Into the Spider Verse), regia di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman
  • Gli Incredibili 2 (Incredibles 2), regia di Brad Bird
  • Ralph spacca Internet (Ralph Breaks the Internet), regia di Phil Johnston e Rich Moore
  • Mirai (未来のミライ|Mirai no Mirai), regia di Mamoru Hosoda
  • L’isola dei cani (Isle of Dogs), regia di Wes Anderson

Miglior Fotografia Roma

Migliore fotografia

  • Alfonso Cuarón – Roma
  • Łukasz Żal – Cold War (Zimna wojna)
  • Robbie Ryan – La favorita (The Favourite)
  • Caleb Deschanel – Opera senza autore (Werk ohne Autor)
  • Matthew Libatique – A Star Is Born

Miglior scenografia Black Panther

Migliore scenografia

  • Hannah Beachler e Jay Hart – Black Panther
  • Fiona Crombie e Alice Felton – La favorita (The Favourite)
  • Nathan Crowley e Kathy Lucas – First Man – Il primo uomo (First Man)
  • John Myhre e Gordon Sim – Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns)
  • Eugenio Caballero e Barbara Enriquez – Roma

Miglior montaggio

  • John Ottman – Bohemian Rhapsody
  • Barry Alexander Brown – BlacKkKlansman
  • Yorgos Mavropsaridis – La favorita (The Favourite)
  • Patrick J. Don Vito – Green Book
  • Hank Corwin – Vice – L’uomo nell’ombra (Vice)

Migliore colonna sonora

  • Ludwig Göransson – Black Panther
  • Terence Blanchard – BlacKkKlansman
  • Alexandre Desplat – L’isola dei cani (Isle of Dogs)
  • Marc Shaiman – Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns)
  • Nicholas Britell – Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk)

Miglior Canzone “Shallow”

Migliore canzone

  • Shallow (musica e testi di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt) – A Star Is Born
  • All the Stars (musica e testi di Kendrick Lamar, SZA, Sounwave e Al Shux) – Black Panther
  • I’ll Fight (musica e testi di Diane Warren) – RBG
  • The Place Where Lost Things Go (musica di Marc Shaiman, testi di Marc Shaiman e Scott Wittman) – Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns)
  • When a Cowboy Trades His Spurs for Wings (musica e testi di David Rawlings e Gillian Welch) – La ballata di Buster Scruggs (The ballad of Buster Scruggs)

Migliori effetti speciali

  • Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J. D. Schwalm – First Man – Il primo uomo (First Man)
  • Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl e Dan Sudick – Avengers: Infinity War
  • Christopher Lawrence, Michael Eames, Theo Jones e Chris Corbould – Ritorno al Bosco dei 100 Acri (Christopher Robin)
  • Roger Guyett, Grady Cofer, Matthew E. Butler e David Shirk – Ready Player One
  • Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan e Dominic Tuohy – Solo: A Star Wars Story

Miglior sonoro

  • Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali – Bohemian Rhapsody
  • Steve Boeddeker, Brandon Proctor e Peter Devlin – Black Panther
  • Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee e Mary H. Ellis – First Man – Il primo uomo (First Man)
  • Skip Lievsay, Craig Henighan e José Antonio García – Roma
  • Tom Ozanich, Dean Zupancic, Jason Ruder e Steve Morrow – A Star Is Born

Miglior montaggio sonoro

  • John Warhurst e Nina Hartstone – Bohemian Rhapsody
  • Benjamin A. Burtt e Steve Boeddeker – Black Panther
  • Ai-Ling Lee e Mildred Iatrou Morgan – First Man – Il primo uomo (First Man)
  • Ethan Van der Ryn e Erik Aadahl – A Quiet Place – Un posto tranquillo (A Quiet Place)
  • Sergio Díaz e Skip Lievsay – Roma

MIgliori Costumi per “Black Panther”

Migliori costumi

  • Ruth Carter – Black Panther
  • Mary Zophres – La ballata di Buster Scruggs (The Ballad of Buster Scruggs)
  • Sandy Powell – La favorita (The Favourite)
  • Sandy Powell – Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns)
  • Alexandra Byrne – Maria regina di Scozia (Mary Queen of Scots)

Miglior trucco e acconciatura

  • Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney – Vice – L’uomo nell’ombra (Vice)
  • Göran Lundström e Pamela Goldammer – Border – Creature di confine (Border)
  • Jenny Shircore, Marc Pilcher e Jessica Brooks – Maria regina di Scozia (Mary Queen of Scots)

Miglior documentario

  • Free Solo, regia di Jimmy Chin e Elizabeth Chai Vasarhelyi
  • Hale County This Morning, This Evening, regia di RaMell Ross
  • Minding the Gap, regia di Bing Liu
  • Of Fathers and Sons, regia di Talal Derki
  • RBG, regia di Betsy West e Julie Cohen

“Non posso credere che un film sulle mestruazioni abbia appena vinto un Oscar!”

Miglior cortometraggio documentario

  • Period. End of Sentence., regia di Rayka Zehtabchi
  • Black Sheep, regia di Ed Perkins
  • End Game, regia di Rob Epstein e Jeffrey Friedman
  • Lifeboat, regia di Skye Fitzgerald
  • A Night at the Garden, regia di Marshall Curry

Miglior cortometraggio

  • Skin, regia di Guy Nattiv
  • Detainment, regia di Vincent Lambe
  • Fauve, regia di Jeremy Comte
  • Marguerite, regia di Marianne Farley
  • Madre, regia di Rodrigo Sorogoyen

Miglior cortometraggio d’animazione

  • Bao, regia di Domee Shi
  • Animal Behaviour, regia di Alison Snowden, David Fine
  • Late Afternoon, regia di Louise Bagnall
  • One Small Step, regia di Andrew Chesworth e Bobby Pontillas
  • Weekends, regia di Trevor Jimenez

Oscar onorario

  • Marvin Levy
  • Lalo Schifrin
  • Cicely Tyson

Premio alla memoria Irving G. Thalberg

  • Kathleen Kennedy
  • Frank Marshall

Selfie per Samuel L. Jackson e Glenn Close

Premi ricevuti dai maggiori candidati:

4 su 5 Bohemian Rhapsody
3 su 5 Green Book
3 su 7 Black Panther
3 su 10 Roma
1 su 10 La favorita
1 su 8 A Star Is Born
1 su 8 Vice – L’uomo nell’ombra
1 su 6 BlacKkKlansman
1 su 4 First Man – Il primo uomo
1 su 3 Se la strada potesse parlare
0 su 4 Il ritorno di Mary Poppins
0 su 3 Cold War
0 su 3 Copia originale
0 su 3 La ballata di Buster Scruggs
0 su 2 L’isola dei cani
0 su 2 Maria regina di Scozia
0 su 2 Opera senza autore
0 su 2 RBG

All’anno prossimo!

Informazioni su Crisididentita

"Per entrarmi nel cuore e non farmi rimpiangere i soldi del biglietto, un film deve farmi almeno un po' piangere, o ridere, o piangere dal ridere." E-mail di contatto crisididentita@finalciak.com


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