Pretty Little Liars (2010-2017 | USA | 42 minuti a episodio)
Troian Bellisario (Spencer Hastings), Ashley Benson (Hanna Marin), Lucy Hale (Aria Montgomery), Shay Mitchell (Emily Fields), Sasha Pieterse (Alison DiLaurentis)
Serie creata da I. Marlene King.
Basato sull’omonima serie di libri scritti da Sara Shepard
Genere: Drammatico | Mistero | Romantico | Drammone adolescenziale | Fashion | Glamour | Poco sesso, Bugie & Videotape | Segreti | Lie To me
Stagioni: 1 (22) | 2 (25) | 3 (24) | 4 (24) | 5 (25) | 6 (20) | 7 (20)
Rosewood, ridente cittadina della Pennsylvania. Cinque amiche, Aria, Emily, Spencer, Hanna e Alison, trascorrono insieme il weekend del Labor Day, durante la notte una di loro, Alison scompare misteriosamente ed essendo la donna alfa del gruppo la distanza tra le altre ragazze aumenta e il gruppo si sgretola.
Dopo un anno viene ritrovato il suo cadavere e dal giorno del funerale le ragazze riceveranno dei messaggi sul cellulare da uno sconosciuto che si firma solo come “-A” ed è a conoscenza di segreti che le ragazze pensavano di aver confidato solo ad Alison. Sospettando che -A sia l’assassino di Alison le ragazze si riavvicinano e tentano di scoprire la sua vera identità e il motivo per cui ce l’ha con loro.
Ma andiamo a conoscere meglio le nostre Giovani, carine & bugiarde.
SPENCER HASTINGS. La mia preferita. Spencer è la figlia di due illustri avvocati di Rosewood che si aspettano molto da lei, per questo è sempre molto competitiva, soprattutto con quell’altra gnagna di sua sorella Melissa. Spencer conosce diverse lingue, è una vera e propria secchiona, molto brava in diversi sport ed è il cervello del gruppo, le iniziative contro -A partono quasi sempre da lei. Però mi raccomando, non fatela bere troppo. Veronica Mars.
- SUPERFICIALITA’: 40%;
- FEDELTA’: 40%;
- INTELLIGENZA: 80%;
- ABILITA’: Capacità di passare facilmente da un uomo ad un altro, brutto vizio di lasciare incustoditi oggetti utili nell’indagine contro -A.
ARIA MONTGOMERY. Dopo un anno di permanenza in Islanda con la famiglia, il suo ritorno a Rosewood non è dei migliori perché una sua amica verrà trovata morta e un misterioso stalker la tormenterà per i giorni a venire. Appena tornata fa la conoscenza di un bel ragazzone appassionato di letteratura come lei ma che, guarda caso, sarà anche il suo professore del liceo, ma questo fatto non le impedirà di iniziare quella che poi diventerà una lunga e travagliata storia d’amore. Aria è il partecipante ideale per il cocktail da salotto letterario, (come diceva Nicolas Cage nei panni Cameron Poe in Con Air), il suo futuro da scrittrice di best seller è già scritto. Bambolina.
- SUPERFICIALITA’: 60%;
- FEDELTA’: 50%;
- INTELLIGENZA: 75%;
- ABILITA’: Piccola ma tosta. Quando mente ai genitori è l’unica delle liars a passarla liscia.
HANNA MARIN. Bionda, occhi azzurri, glamour, fashion, genitori separati, mamma milfona. “Simpaticamente” veniva chiamata Hanna Ban-Hanna data la sua stazza e la sua ingordigia ma dopo il suo dimagrimento e la scomparsa di Alison è diventata una delle ragazze più popolari della scuola; vestita sempre alla moda, ignoranza abissale, in sette stagioni non azzecca una citazione né un modo dire. Capra.
- SUPERFICIALITA’: 90% in netto calo;
- FEDELTA’: 95%;
- INTELLIGENZA: 10%;
- ABILITA’: Capacità di prendere decisioni stupide e fare scelte sbagliate.
EMILY FIELDS. Solo in apparenza la più fragile del gruppo, Emily deve ancora capire il suo orientamento sessuale; non è un segreto la sua infatuazione per Alison da cui però non è ricambiata e spesso la ferisce, avrà una storia molto intensa con Maya, che la aiuterà con il suo coming out, che è sempre una bella liberazione dal peso di un macigno anche se la madre bigotta ci metterà un po’ ad accettare la natura sessuale della figlia. Emily inoltre è la Federica Pellegrini della squadra di nuoto della scuola. Donnone.
- SUPERFICIALITA’: 30%;
- FEDELTA’: 60%;
- INTELLIGENZA: 70%;
- ABILITA’: Rilascia particolari ormoni in grado di attirare a Rosewood tutte le lesbiche della Pennsylvania, la sua fede nel prossimo e bontà d’animo la fanno spesso legare a soggetti poco raccomandabili.
ALISON DILAURENTIS. L’ape regina, la donna alfa, la donna bomber, è dell’idea che il gruppo rimanga coeso grazie alla condivisione dei segreti; tutti a scuola la temono, abile manipolatrice, bugiarda patologica e perfetta bulla, non c’è da stupirsi per la fine che ha fatto. Strega.
- SUPERFICIALITA’: 100%;
- FEDELTA’: Non dichiarata;
- INTELLIGENZA: 90%;
- ABILITA’: Strategia.
E poi c’è lui/lei, il nemico:
-A. Nessuno sa chi sia, nemmeno se sia un lui o una lei, potrebbe essere chiunque a Rosewood, lo vedremo sempre alle spalle quando indossa la sua caratteristica felpa con il cappuccio alzato oppure le sue mani che indossano sempre guanti di pelle alla Dario Argento. Ma perché ce l’ha con le ragazze? -A è lo stalker supremo, spremerà psicologicamente e fisicamente le ragazze una ad una fino a farle crollare; infatti ogni puntata finisce mostrandoci quale sarà il prossimo scherzone che farà alle stronzette. Moriarty.
- SUPERFICIALITA’: Sconosciuta;
- FEDELTA’: Sconosciuta;
- INTELLIGENZA: 120%-150%;
- ABILITA’: Strategia, manipolazione, mimetismo, Q.I. potenziato, dono dell’ubiquità, risorse finanziarie praticamente illimitate ed equipaggiamento ultra-tecnologico da agente segreto.
La serie è tratta dall’omonima serie di libri scritti da Sara Shepard ed editi in Italia con il titolo di Giovani, Carine & Bugiarde. L’opera si compone di 4 archi narrativi, ciascuno contenente 4 romanzi per un totale quindi di ben 16 libri, ai qualii si devono aggiungere poi altri 3 romanzi brevi che spiegano segreti e bugie del passato di alcuni personaggi. Non c’è da stupirsi poi se la serie televisiva ha avuto 7 stagioni e ben 160 episodi.
Chi mi conosce lo sa, non sono amante di prodotti che trattano drammi adolescenziali, ma ho cominciato a vedere questa serie perché incuriosito dal fattore giallo/mistero/thriller e devo dire che questo mi ha preso molto e mi ha fatto divorare letteralmente gli episodi; abbocco sempre come un pesce quando c’è di mezzo un mistero da svelare, una persona scomparsa da trovare o un omicidio da risolvere.
E’ una serie che o ti prende da subito o non ti prende per niente. Sicuramente io sono stato avvantaggiato dal fatto che Netflix mi abbia fatto trovare la serie intera già pronta da guardare, altrimenti sarebbe stato molto più difficoltoso, basti pensare ai poveri spettatori che dovevano attendere una settimana tra un episodio e l’altro o addirittura mesi per vedere la seconda parte di ogni stagione, una vera punizione.
– Segnali di stile –
In ogni episodio, dramma adolescenziale e mistero convivono allegramente ma, per mia fortuna e giustamente, il secondo prevale sull’altro, soprattutto a fine puntata dove vediamo quasi sempre -A intento a preparare la sua prossima mossa diabolica contro le povere ragazze. Alcune stagioni hanno un episodio celebrativo della festa di Halloween, in quel caso la sigla varia tendendo più al genere horror e nella storia si inserisce qualcosa di più mistico facendo pensare al soprannaturale. Diverse sono le citazioni a film famosi e, per omaggiarli, sono state proprio ricreate le scene più celebri. Da segnalare una particolare attenzione a quelli del maestro Alfred Hitchcock del quale se ne contano ben cinque: Psycho, L’Altro Uomo, L’Ombra del Dubbio, Il Delitto Perfetto e La Finestra sul Cortile. C’è anche un episodio girato completamente in bianco e nero, per omaggiare il cinema noir degli anni ’40.
La sigla, di cui vedete il testo più sotto, è a tema segreti e vede le quattro ragazze davanti alla tomba di Alison concludendosi con Aria che fa il gesto del silenzio; questo ha suscitato non poche teorie complottistiche sul fatto che fosse proprio lei -A, secondo me invece era dovuto al fatto che Aria fosse una sorta di protagonista rispetto alle altre tre amiche, poi in realtà con il procedere della serie si capisce che non è così e infatti dalla sesta serie la sigla cambia leggermente facendo fare il gesto del silenzio alternativamente a tutte le protagoniste.
La forza della serie è quindi la continuity, non ci sono mai puntate riempitive. Il problema è invece la troppa carne al fuoco, non tanto per la quantità, quanto perché è gestita male. Quando vuoi tenere lo spettatore attaccato allo schermo per svelare un mistero, va bene ingannarlo continuamente con false piste, ma alla fine tutto deve quadrare, altrimenti l’hai preso per il culo due volte. Ci sono puntate intere di spiegoni, ma se sei stato davvero attento la spiegazione non ti basta, un sacco di cose non coincidono e soprattutto non viene fornito un motivo valido che ha spinto un personaggio come -A ad agire in quel determinato modo.
E poi ci sono gli omicidi. Finalmente dopo 3000 puntate ti svelano chi è l’assassino, non utilizzano il flashback per mostrarti realmente come è accaduto (La Signora in Giallo docet), cosa che invece avviane per tutti gli altri spiegoni, e allora ti devi fidare di quella burlona che è la creatrice Marlene King.
Capisci quindi che, dopo un inizio più che discreto, sei finito nel guardare il più bieco trash. Nonostante questo non riesco ad essere cattivo e a dare un brutto voto, dato che la serie mi ha ampiamente intrattenuto e mi è pure dispiaciuto che fosse finita, perché alla fine mi ero affezionato alle giovani bugiarde e sicuramente guarderò la serie spin-off che vedrà partecipare due vecchie conoscenze, Alison e Mona e si intitolerà Pretty Little Liars: The Perfectionist.
La morale della favola? Come già diceva Carl Lightman in Lie to me: le bugie non portano mai a nulla di buono.
Da vedere se vi sono piaciute altre serie come Revenge e se come me siete attratti dal mistero/giallo/thriller.
Got a secret.
Can you keep it?
Swear this one you’ll save.
Better lock it in your pocket,
taking this one to the grave.
If I show you,
then I know you won’t tell what I said
because two can keep a secret if one of them is dead.
Voto di Axel Foley: 4 Case delle Bambole su 5
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