Kong: Skull Island

Categorie: Film, Recensione

Pubblicato il 04-04-2017 alle 19:20

Kong: Skull Island (USA | 2017 | 118min)
Tom Hiddleston (James Conrad), Samuel L. Jackson (Preston Packard), Brie Larson (Mason Weaver), John C. Reilly (Hank Marlow), John Goodman (Bill Rande), John Ortiz (Victor Nieves).
Sceneggiatura: Dan Gilroy, Max Borenstein & Derek Connolly.
Regia Jordan Vogt-Roberts
Genere: Avventura | Azione | Fantastico | Mostri giganti | Le dimensioni contano | MonsterVerse
Presente una scena dopo i titoli di coda.

1944. Durante uno scontro a fuoco aereo tra le forze Alleate e quelle dell’Asse, un pilota americano e uno giapponese precipitano su un’isola dell’oceano Pacifico. Anche se appena precipitati continuano il loro duello sulla terraferma, ma le loro ostilità vengono interrotte dall’arrivo di una creatura gigantesca.

1973. La guerra in Vietnam è arrivata al termine, Nixon ha appena dato la notizia di smobilitare tutte le truppe, si torna a casa Yippie ki yai!!! Non tutti i soldati però sono entusiasti di ritornare a casa dalle loro famiglie, ci sono uomini come il tenente colonnello Preston Packard che vorrebbero rimanere in questa parte di Asia a combattere la minaccia comunista. Per sua “fortuna” Packard viene incaricato di fornire scorta armata ad una spedizione scientifica guidata dall’agente del Governo Bill Randa su un’isola del Pacifico molto particolare, costantemente circondata da forti perturbazioni che le permettono di rimanere isolata. Al prossimo allineamento dei satelliti anche la Russia avrebbe potuto vedere l’isola e gli Stati Uniti non potevano lasciarsi sfuggire il vantaggio acquisito nel caso in cui sull’isola si scoprisse qualcosa di veramente importante. Questo ha fatto ottenere a Bill Randa il via alla spedizione dopo numerosi tentativi negati.

Oltre ai militari, si uniscono alla squadra anche l’ex capitano della R.A.F. James Conrad, il sismologo Houston Brooks e la fotoreporter Mason Weaver, la quale crede che dietro alla spedizione ci sia un’operazione militare segreta.

Arrivati sull’isola, dopo aver attraversato il muro di tempesta, il piano della missione prevede un bombardamento per studiare la consistenza del terreno e grazie a questi esplosivi creati appositamente per l’occasione dal sismologo Brooks, si scopre che l’intera isola è cava e al di sotto di essa si sviluppano grandi profondità. Il bombardamento però ha vita breve perché gli elicotteri vengono attaccati dalla stessa creatura che aveano incontrato più di vent’anni prima i due piloti della seconda guerra mondiale e questa creatura ha l’aspetto di un gigantesco gorilla alto più di 30 metri…

Lo storico gorilla gigante torna al cinema e lo fa 12 anni dopo quel super kolossal King Kong di Peter Jackson datato 2005, un filmone d’avventura della durata di tre ore che si è arraffato ben 3 premi Oscar. Questa pellicola è un reboot, ennesimo se vogliamo, ma che si colloca nel nascente universo cinematografico denominato MonsterVerse, popolato appunto da mostri giganti e del quale avete già avuto un assaggio con Godzilla (2014), un film che allora non aveva convinto molto Finalciak, ma poi si è rivelato un buon adattamento all’idea originale giapponese, se un giorno riusciremo a pubblicare la corposa scheda di Bat-fiz sul lucertolone più famoso del cinema, vedrete la pellicola con un occhio diverso e sicuramente più preparati. Questo film invece si colloca circa quarant’anni prima ma non è da escludere un futuro incontro tra le due creature e qui vi rinnovo l’invito a rimanere in sala fino alla fine dei titoli di coda.

E’ un buon film d’avventura, dove Kong non è l’unico gigante, è un’isola dove le dimensioni degli animali contano molto, eccome se contano! La colonna sonora è perfettamente integrata con il periodo storico in cui si svolgono i fatti: in questo sound anni ’70 non potevano mancare infatti i classici Creedence Clearwater Revival, per poi passare dal compianto David Bowie, a questi si aggiungono poi i Jefferson Airplane tanto per citarne alcuni.

All’inizio sembra il classico film di guerra nel Viet “Fottuto” Nam, basta guardare la locandina del film, azzeccatissima, che richiama subito quelle atmosfere, poi in alcuni tratti ti sembra di essere in quella fitta e umida giungla del Sud America, dove da un momento all’altro rischi di subire un agguato da un alieno con maschera e treccine perfettamente mimetizzato con la vegetazione circostante.

Queste e molte altre citazioni sono presenti nella pellicola, che tutto sommato mi risulta discretamente riuscita e che alla fine mi ha divertito. Mi è piaciuto anche il contrasto militare/pacifista e come venga fortemente criticato il concetto per il quale bisogna avere per forza un nemico, certi individui infatti non sanno fare altro che la guerra.

In attesa di vedere ulteriori sviluppi del MonsterVerse, diamo il benvenuto a Kong, il Re dell’isola del Teschio e credetemi, per noi è meglio che rimanga lì dov’è…

Voto di Axel Foley: 3 Striciateschi su 5

 

Informazioni su Axel Foley

Membro fondatore di FinalCiak. Potete contattarlo direttamente scrivendo a axelfoley@finalciak.com


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