All’interno della Mole Antonelliana, edificio situato a nord-est del centro storico di Torino e che un tempo ospitava la Sacra Sindone, vi è oggi il Museo Nazionale del Cinema; con i suoi 167,5 metri di altezza, l’edificio prende il nome dall’architetto che la concepì, Alessandro Antonelli.
Simbolo di Torino e raffigurata anche sulle nostre monete da due centesimi, viene inserita nell’affascinante contesto dei monumenti misteriosi della città magica, per la bizzarra forma tra una pagoda allungata e una piramide, come fulcro di energie esoteriche, o semplicemente per la sua strana storia e le vicissitudini che ne hanno accompagnata la costruzione; una costruzione iniziata nel lontano 1863 e terminata nel 1889 con la posa del genio alato sulla guglia (wikipedia).
Dal 2000 il monumento è sede del Museo Nazionale del Cinema, il quale nel 2008, con 532.196 visitatori, si è collocato al tredicesimo posto tra i musei più visitati d’Italia.
Ma veniamo alla mia gita all’interno del museo, subito dopo aver acquistato il biglietto la prima sala che ho visitato è quella dell’ottica, dove sono rappresentati e spiegati tutti i fenomeni di questa branca della fisica: tutti i tipi di lente, i fenomeni ottici, gli specchi deformanti ecc.
Di seguito si giunge nell’ampio salone principale, dove è visibile dall’interno l’architettura della cupola della Mole e risalta subito all’occhio la gigantesca statua simbolo del film di avventura Cabiria (Giovanni Pastrone, 1914).
Al centro del salone vi è l’ascensore panoramico con pareti di cristallo trasparente, purtroppo non funzionante al momento della mia visita, un gran peccato perchè avrei potuto regalarvi un panorama mozzafiato della città magica salendo fino al tempietto della cupola a 85 metri di altezza.
Nel salone principale vi sono anche diverse super poltrone dove è possibile sdraiarsi e intanto guardare i film proiettati su due mega schermi in alto (vedi seconda immagine sopra).
Da qui poi si può prendere la scala per salire e compiere un percorso a spirale lungo il perimetro dove al momento della mia visita si potevano osservare un’ampia selezione di fotografie rigardanti la prima guerra mondiale, tutto ciò in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, questa è l’unica cosa che non aveva a che fare con il cinema ed è infatti la parte del museo che va a rotazione, quindi se andrete l’anno prossimo sicuramente potrete vedere altro.
Lungo il percorso espositivo si possono visitare alcuni spazi dedicati alle figure principali che contribuiscono a realizzare un film e, sempre nella sala principale vi sono una serie di cappelle dedicate ai vari generi cinematografici; il museo inoltre ospita macchine ottiche pre-cinematografiche (lanterne magiche), attrezzature cinematografiche antiche e moderne, pezzi provenienti dai set dei primi film italiani ed altri cimeli nazionali e internazionali.
Diverse poi sono le sale interattive, come ad esempio quella degli effetti speciali (la mia preferita), per finire con un’imponente collezione di manifesti cinematografici, una collezione di pellicole ed una biblioteca, in costante ampliamento.
Fiduciosi di aver suscitato il vostro interesse vi lascio alla visione delle foto e vi do appuntamento alla prossima scheda, magari dal Comic-Con di San Diego o direttamente dagli studi di Hollywood.
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