Regia: Jonathan Liebsman
Sceneggiatura: Christopher Bertolini
Interpreti: Aaron Eckhart, Michelle Rodriguez, Ramon Rodriguez, Will Rothhaar, Cory Hardrict, Jim Parrack
USA (2011), Azione / Fantascienza / Thriller, 116min
Trama: Estate 2011. Nella base di addestramento dei Marines (Camp Pendelton), un plotone di soldati viene assegnato al giovane tenente William Martinez (Ramon Rodriguez) e al sergente veterano Michael Nantz (Aaron Eckhart), quest’ultimo a poche ore dal congedo volontario per aver perso uomini in Iraq. Il gruppo di Marines così formato riceve l’ordine di evacuare civili da Long Beach (Los Angeles) per una grossa pioggia di meteoriti. Quello che scopriranno di li a poco però, è che questi presunti meteoriti non sono altro che i mezzi da sbarco di una misteriosa forza aliena particolarmente ostile. Il sergente Natz e i suoi uomini dovranno ingaggiare un serrato combattimento con questa avanzata forza di invasione che sembra interessata alle nostre riserve d’acqua e a distruggere tutto ciò che incontra per colonizzarci (gli americani, essendo esperti, li hanno compresi subito).
Curiosità: La cosiddetta ‘Battaglia di Los Angeles’ (oltre che a un disco dei Rage Against the Machine), è il nome con cui è chiamato un allarme avvenuto a fine febbraio del 1942 a Los Angeles appunto, dove nella notte del 22 sono stati esplosi colpi di artiglieria antiaerea addosso a presunti bombardieri giapponesi. Constatato che gli oggetti non erano bombardieri giapponesi, alcuni ufologi ipotizzarono che fossero navi aliene. Nel 1983 l’Ufficio dell’Air Force History concluse che molto probabilmente si trattava di palloni metereologici. Da qui l’idea di questo film.
Impressioni: Stordito dal maestoso trailer (stordito dagli effetti speciali e dalle esplosioni), siamo andati a vedere questo film DOPO la grossissima delusione di Skyline, con alla regia i due furboni che hanno curato gli suoi effetti speciali di Battle: Los Angeles (pare che Sony mediti una causa legale, visto che come produzione Skyline è postumo), posso affermare senza vergogna che, secondo il mio modesto parere, in questo film c’è più azione che in Transformers (1 e 2, il 3, Dark of the Moon deve ancora uscire).
Anzitutto abbiamo un cast che vanta il buon vecchio Aaron Eckhart e Michelle Rodriguez, il primo un pò sprecato (vista poi la sua ottima interpretazione ne The Dark Knight). Abbiamo poi un film che, se nel primo quarto d’ora tiene un basso profilo per presentare i personaggi, quando inizia veramente è un escalation di azione che culmina in uno scontro finale che ha quasi dell’epico. Grande cura è stata data per gli effetti speciali, e ben poca pieà invece per i sobborghi e il centro di Los Angeles che vengono passati al rullo compressore dalla poderosa forza aliena, tanto da sembrare un paesaggio post apocalittico dopo meno di 12 ore dall’attacco nemico. Inutile dire che, se Jack Bauer fosse ancora al suo posto di direttore dl CTU di Los Angeles, questo attacco non sarebbe mai avvenuto.
La trama, per quando sia banale all’inizio (gli alieni arrivano e attaccano, ma d’altronde se arrivassero con un mazzo di fiori non ci sarebbe il film), poi spiega un minimo gli obbiettivi degli alieni, la loro gererchia e la loro tecnologia (mica come quell’altro…). Soprattutto questa parte mi ha colpito, in quanto questa forza di invasione, per quanto il tempo sia poco per descriverla appieno, sembra molto curata nei particolari, nelle strategie e nei punti deboli. Per il resto, credo che concorderemo sul fatto che, dopo Indipendence Day, tutto il resto è noia.
Una grossa, grossissima pecca della pellicola è un difetto che si riscontra in molte produzioni hollywoodiane: la esuberanza americana e il loro patriottismo megalomane. Ci sono molte parti dove i Marines non perdono tempo a fare il saluto alla bandiera, con i soliti commenti del tipo “i Marines sono forti, sono cazzuti, bla bla bla”, manco la pellicola fosse uno spot sull’arruolamento nell’esercito per mandare gente in Iraq (*COUF* *COUF*). E al grido di “CREPI HO CHI MIN VIVA IL CORPO DEI MARINES” e “URRA'” passiamo alle conclusioni.
Conclusioni: Battle: Los Angeles (italianizzato con World Invasion: Battle Los Angeles, il perché chiedetelo al traduttore) è un gustoso popcorn movie ignorante, migliore di quello che può sembrare a naso perchè dal ritmo incalzante, dalle esplosioni concatenate, dagli effetti speciali esuberanti e dalla trama scontata ma con momenti epici alla Call of Duty. Le due ore passano filate e il livello della Pepsi cala mentre si assiste al progressivo annientamento di Los Angeles, con i Marines che combattono e si caricano a vicenda con frasi patriottiche e sburone. Ah, dimenticavo, non è in 3D. Questo perchè secondo il mio parere sarebbe inutile e fortunatamente anche secondo il parere del regista (che non ha venduto l’anima al diavolo). Come non dargli un voto in più per questo?
Pro: Azione (TANTA), Effetti speciali, tratti epici, non è 3D.
Contro: Troppo americanismo e patriottismo. Ancora alieni cattivi che ci invadono… Dove sei E.T.?
Voto di IMDb: 6,1
Voto di Doc Brown: 7
Voto di Axel Foley: 7,5
Voto di Snake Plissken: 7
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