The Prisoner (2009)

Categorie: Recensione, Serie TV

Pubblicato il 28-11-2010 alle 14:10

The Prisoner (UK, 2009)
Episodi: 6 da 45 minuti l’uno.
Regia: Nick Hurran
Cast: James Caviezel (6), Ian McKellen (2), Hayley Atwell (415), Ruth Wilson (313), Rachael Blake (moglie 2), Lennie James (147)
Genere: Drammatico | Fantascienza

The Prisoner è una miniserie, basata sulla serie Il prigioniero (1967). Composta da sei episodi, della durata di 45 minuti l’uno. Ian McKellen e Jim Caviezel rendono il prodotto ancor più interessante, dando prova (nel caso di McKellen non ne avevo bisogno) della loro capacità recitativa.

Trama:
Un uomo si risveglia in un deserto sconosciuto per poi arrivare in un luogo chiamato il Villaggio. Nel Villaggio ognuno è identificato da un numero e tutti si riferiscono a lui come Sei, nonostante lui sappia di avere un altro nome. Due è il leader del villaggio; la missione di Sei diventa scoprire dove si trovi il Villaggio, chi sia Due e perchè lo stia trattenendo in quel luogo (nonostante Due continui a ripetere a Sei che è un uomo libero). Sei incontrerà molte persone nel villaggio, tra questi una dottoressa di nome 313, il tassista 147 e lo stesso figlio di Due di nome 11-1. Sei ha ricorrenti flashback della sua vita a New York, incluso un incontro con una donna di nome Lucy, che potrebbe essere parte della chiave per scoprire perchè si trovi nel Villaggio.

Il priogioniero, Matrix, Inception, Memento, hanno in comune una grossa introspezione dei personaggi fondendo la realta con la loro visione della stessa, portando lo spettatore nel mondo incosciente/onirico/ideale/virtuale del protagonista. In The Prisoner la cosa è molto più sottille, il villaggio è ovviamente una idealizzazione, ma il climax degli eventi ci fa passare a teorie sempre diverse fino alla dovuta spiegazione finale. Ovviamente nulla è semplice e lascia grande spazio alla discussione. Ora scriverò la mia intepretazione della serie, mi aspetto un commento (soprattutto da Eric Draven) dopo la vostra visione. Se lo fate, scrivete nel commento SPOILER!

— INIZIO SPOILER —

Helen, la moglie di Curtis, ha scoperto ulteriori livelli di coscienza, e che esiste un modo biochimicamente indotto per creare una allucinazione collettiva inconscia, condivisa da tutti coloro che vi prendono parte ed influisce sul comportamento conscio. Il Villaggio è il frutto dell’allucinazione di Helen che è stata “la prima persona in assoluto nel Villaggio” quindi è Numero 1. Curtis è il Numero 2 infatti la raggiunge subito dopo.
Il Numero 1 è il sognatore che dà integrità strutturale all’allucinazione collettiva, questo suo impegno si traduce in uno stato catatonico nella realtà e nel sogno. Nelle occasioni in cui Numero 2 sveglia la sua compagnia, si producono i buchi nel terreno, dei bug che sembrano portare all’oblio.
La Summakor è quindi una società che dovrebbe aiutare le persone a diventare migliori nel mondo reale; vengono quindi somministrate loro dei farmaci, per partecipare all’allucinazione. Questo non cancella la loro vita vera, ma diventa una vita parallella e il loro modo di vivere rettamente nel Villaggio si traduce in un buon comportamente anche nella realtà.
La prima Matrix, se vi ricordate era appunto utopica e fu un fallimento totale. Nel Prigioniero, la storia non cambia; gli abitanti sentono che il luogo strano e una prigione, nel sogno sognano la vita reale mischiando così conscio/inconscio probabilmente mandando a puttane la “terapia”. Numero 2 è quindi un sorvegliante, controlla tutti, ripete il dafarsi e fa in modo che nessuno scappi anche grazie alla famosa sfera bianca.
Alcuni abitanti del villaggio sono pura fantasia, e non hanno il loro corrispondente nella realtà. E’ il caso dei bambini nati nel villaggio tra cui 11-12, il figlio di 1 e 2, non hanno potuto avere nel mondo reale. Quando 11-12 si ribella, dapprima con il padre e poi con la madre, non è una semplice lite famigliare, ma è il sogno si oppone al sognatore. Senza Numero 1 nel villaggio compaiono buchi, ma la manipolazione di Numero 2 porta dapprima Numero 6 a salvare gli abitanti del Villaggio e poi che 313 si offra volontaria come sognatrice.
Numero 2 si uccide nel Villaggio, Curtis vivrà assieme alla, ora sveglia, Helen; Numero 6 diventa il nuovo Numero 2, mentre nella realtà Michael assume il controllo della Summakor, con la speranza di poter costruire un Villaggio migliore e la lacrima finale di 313 in stato catatonico.
Dopo il fallimento di un’ideologia si cerca di sostituirla con un’altra, sempre con le migliori intenzioni.
La realtà non può essere ridotta a un Villaggio.

— FINE SPOILER —

Per concludere, non posso che consigliarvi la serie se avete amato Inception, Matrix e il vecchio prigioniero e se vi piacciono le serie brevi ma intense ma con contenuto “Mind Blowing” quanto Lost. Mi interessano molto i vostri commenti quindi fatevi sotto!

Voto di IMDB: 5,6 con 68 voti
Voto di Snake Plissken: 7
Voto di Doc Brown: 6

 

Informazioni su Snake Plissken

Membro fondatore di FinalCiak. Se vostra figlia è stata rapita da Cuervo Jones, potete scrivermi a snakeplissken@finalciak.com non lamentatevi se dopo scrivo 666 su un tastierino numerico. Adoro le sigarette American Spirit.


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