Moonwalkers (2015, Francia, Belgio, 107 min)
Regia: Antoine Bardou-Jacquet
Interpreti: Ron Perlman, Rupert Grint, Robert Sheehan
Sceneggiatura: Dean Craig, Antoine Bardou-Jacquet (storia)
Genere: Commedia, Allunaggio, Fake, Drogga
A pochi giorni dalla partenza dell’Apollo 11, la CIA invia l’agente Kidman (Perlman) a Londra, con lo scopo di ingaggiare Stanley Kubrick per girare un finto allunaggio, nel caso gli astronauti dell’Apollo 11 fallissero l’impresa. A causa di uno scambio di identità, Kidman consegna i soldi a Johnny (Grint), uno spiantato agente musicale di scarso successo, indebitato con dei gangster locali.
Da qui si scatena una serie di peripezie per i due protagonisti, a ritmo di canzoni anni 60, droghe e citazioni kubrickiane.
Basato su una delle teorie cospirazioniste secondo cui non siamo atterrati sulla luna ed i filmati che girano siano contraffazioni e messinscene.
La grafica psichedelica dei titoli di testa ricorda il film dei Beatles “Yellow submarine” del 1968. Ben ricreata l’ambientazione di fine anni ’60 a Londra, inclusa la comunità hippie attorno cui orbita la seconda parte del film. Una nota positiva anche per i costumi, soprattutto per Perlman che, sporcatosi di sangue la camicia dopo un pestaggio, indossa una camicia hippie a fantasia floreale!
La colonna sonora fa scopa con l’epoca del film, tutti pezzi anni ’60, tra cui “White Rabbit” dei Jefferson airplane e “Fortunate son” dei Creedence Clearwater Revival; immancabili “il Danubio blu” e “Also sprach Zarathustra” di Strauss, da 2001 Odissea nello spazio. Lo sceneggiatore Dean Craig ha anche scritto “Funeral party”, secondo me un capolavoro; questa pellicola però non ha la stessa verve da black comedy graffiante.
Perlman interpreta un agente serio e risoluto, con disturbo da stress postraumatico a causa della guerra del Vietnam: in più occasioni è infatti vittima di allucinazioni. Nonostante il suo essere composto, quando si rende conto della fregatura, cercando Johnny e Leo, pesta un gruppo di ragazzi, col sottofondo de “La gazza ladra” di Rossini, citazione da Arancia meccanica. Grint invece interpreta il suo contrario, un ragazzo che cerca di cavarsela come manager, ma che riesce solo a collezionare debiti e fallimenti. Però bisogna ammettere che ha inventiva.
Altre citazioni da Kubrick sono:
– il tavolino a forma di bambola sex toy nell’ufficio del manager Derek Kaye;
– l’attrice Erika Sainte che ammicca mentre mangia un lecca lecca ricorda la protagonista di Lolita (1962) Sue Lyon;-
– secondo me, quando perlman si alza e indossa solo la pelliccia, e caracolla verso il bagno ricorda le scimmie all’inizio di 2001 odissea nello spazio.
Da guardare per le interpretazioni di Perlman e Grint, e per le citazioni.
Rimane comunque l’interrogativo dei fanatici della cospirazione: ci siamo andati sulla luna o no?
Voto di Lisbeth: 3 camminate sulla luna su 5
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