Cold Pursuit (USA, 2019, 119′)
Regia: Hans Petter Moland
Sceneggiatura: Frank Baldwin, Kip Fupz Aakerson (romanzo)
Cast: Liam “Qui ‘Gone’ Jin” Neeson (Nelson “Nels” Coxman), Laura ‘vice Ackbar’ Dern (Grace Coxman), Tom “Medici” Bateman (Trevor “Vichingo” Calcote), William “Giustizia a tutti i Seagal” Forsythe (Brock “Wingman” Coxman), Emmy Rossum ( Kimberly “Kim” Dash)
Genere: Azione, Poliziesco, Drammatico
Trama: Kehoe, USA. Nels Coxman (Liam Neeson) è l’autista di un mezzo spazzaneve, il suo hobby è spazzare la neve, guidare spazzaneve e leggere riviste di recensioni di spazzaneve. Nels è talmente ben voluto dalla popolazione della cittadina, ai piedi delle Montagne Rocciose, che lo elogiano con il premio di ‘Cittadino dell’Anno’. Durante la premiazione però il figlio di Nels, Kyle, e il suo collega Dante vengono rapiti da ‘Speedo’, uno spacciatore locale; semprerebbe che i due ragazzi abbiano fatto sparire qualche chiletto di droga destinata ad essere smerciata dal capo della famiglia criminale locale, il ‘Vichingo’ (Tom Bateman). Durante il rapimento Dante riesce a fuggire ma Kyle non ha la stessa fortuna e viene ucciso dagli spacciatori da una dose letale di eroina. Increduli per la notizia, Nels e la moglie Grace (Laura Dern) identificano il corpo del figlio, ufficialmente morto per overdose tralasciando ogni pista su l’omicidio. Poco tempo dopo Dance incrocia Nels e gli confida la vera causa della morte del figlio: è l’inizio, forse, di un film alla Taken…
Impressioni: …invece no. Colpa anche mia che non mi sono informato meglio sullo stile registico di questo Hans Petter Gruber Vattelapesca, questo film è stata una cocente delusione. Ci si aspetta un Taken 4, con un Liam Neeson ancora più incacchiato che potenzialmente possa far impallidire persino John Wick, invece ci si trova davanti a una pellicola per niente il linea con lo spirito finalciakkiano: tanta lentezza, tanta noia e poca azione.
Forse nel cercare di dare una diversa identità alla pellicola, per farla spiccare dai nostri sempre amati cloni di John Wick, il regista sforna uno stile tra il Tarantino più assonnato, la commedia nera e il grottesco, ma il risultato è alquanto confuso e particolare. Cattivoni per niente all’altezza, sicari ingaggiati che invece di fare il loro lavoro spifferano tutto al loro bersaglio per fare più soldi (così non si può più lavorare!), un Liam apatico e incapace di provare emozioni (tanto che la moglie, giustamente, fa le valigie dopo poco) per non parlare della mancanza di un senso logico della trama, che parte dalla vendetta per poi proseguire nel più contorto dei fraintendimenti che porta a una guerra del cartello per la droga, tanto che a un certo punto mi ci sono perso, mi hanno portato a guardare più volte il mio orologio sperando in un finale rapido. Due ore lunghissime.
Conclusioni: Una delusione su tutti i fronti, c’è più azione in Solo 2 ore. Magari qualche fan del grottesco e dei film alla Takeshi Kitano apprezzerà un pochino questo film, ma se entrate in sala per vedere un Taken 4 o per avere un antipastino di John Wick, lasciate perdere.
Voto di IMDb: 6,5
Voto di Doc Brown: 2 leggi Coxman ma dici Cockman su 5
Voto di Snake Plissken: 2 ronfate mentre non uccide gente su 5
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