E’ stato un amaro risveglio per me, e per tutti quegli amanti dell’horror. Ieri, il 16/07/2017 è morto a 77 anni George Romero per un tumore ai polmoni, un maestro ed una delle figure più importanti per il genere.
E’ banale dire che tutta Hollywood si stringe attorno alla famiglia per la perdita, ma tutto il mondo piange un mito ed un amico. E’ forse uno degli autori che ha più influenzato il nostro modo di concepire gli zombie, ma più di tutti è colui che tramite essi ha espresso opinioni e denunciato un sistema che fondamentalmente è sbagliato.
Con i suoi morti viventi ha preso a calci in culo Hollywood e ha dimostrato che con nulla di budget si può fare qualcosa di inquietante (come poi fece l’altro George di Guerre Stellari) e straordinariamente spettacolare.
Nato il 4 febbraio del 1940 a New York, da padre cubano e madre statunitense ma di origini lituane, in tutta la sua carriera (partita a 13 anni con un cortometraggio in 8 mm – The Man from the Meteor, per poi appena diplomato cominciare a girare pubblicità e corti più professionali) non abbandonò mai il genere. Aveva qualcosa da dire, infatti quasi tutti erano progetti da lui scritti, che ispirarono poi altri autori come il nostrano Dario Argento (che co-diresse Due occhi diabolici), per poi continuare con circa altri 21 film (ricordiamo Wampyr, Monkey Shines, There’s Always Vanilla).
Non fu solo regista e scrittore, ma anche fumettista, montatore, attore. La sua voce venne prestata negli spot a tutti i giochi Zombie, fece un cameo in Il Silenzio degli Innocenti, il suo nome venne usato per trofei in videogiochi e citato pure in altre serie. Insomma Romero non è un semplice nome, è un simbolo. Un’ispirazione, una guida spirituale per tutti coloro che lavorano o lavoreranno nel genere.
A parte il Walk of Fame nel 2016, diversi premi e nomination anche in Italia non ebbe mai la soddisfazione di ricevere un Oscar alla carriera. Prevedo già che l’Academy gli dedichi qualcosa post-mortem. Sarebbe assurdo pensare che torni in vita per prenderlo? Sarebbe un altro bello schiaffo alla Hollywood che non l’ha mai considerato!
Sad to hear my favorite collaborator–and good old friend–George Romero has died. George, there will never be another like you.
— Stephen King (@StephenKing) July 16, 2017
My favourite picture: George, Dario and me on the night of our BFI Master Class. pic.twitter.com/mQwjunyzbV
— Alan Jones (@alanfrightfest) July 17, 2017
Goodbye genius, I want to remember you like this #RIPGeorgeARomero pic.twitter.com/SVkoOwaI1Q
— Asia Argento (@AsiaArgento) July 17, 2017
RIP #GeorgeRomero. You made me want to make movies, and helped me to find meaning in monsters. Thank you. I love you.
— James Gunn (@JamesGunn) July 16, 2017
Goodbye George A Romero. We laughed through 50 years and 9 films. I will miss him. There is a light that has gone out and can't be replaced. pic.twitter.com/N0MAC1ItVM
— Tom Savini (@THETomSavini) July 16, 2017
Romero used genre to confront racism 50 years ago. He always had diverse casts, with Duane Jones as the heroic star of NOTLD.
— Eli Roth (@eliroth) July 16, 2017
The world has lost a master. Thank you for the inspiration. You changed my life with your art. You will be missed. #georgeromero #dotd
— Zack Snyder (@ZackSnyder) July 17, 2017
George Romero was a great director, the father of modern horror movies. He was my friend and I will miss him. Rest in peace, George.
— John Carpenter (@TheHorrorMaster) July 16, 2017
La famiglia comunica che ci ha lasciato forse nel modo più romantico che potesse usare. “Serenamente con la colonna sonora del suo film preferito. Un Uomo Tranquillo“
Di seguito lasciamo in allegato una delle ultime interviste di BadTaste quando venne al Lucca Comics, e inoltre vi rimando alla scheda che facemmo sugli zombie alcuni anni fa, per capire come il suo lavoro ha cambiato la storia del cinema.
Commenti Recenti