Hacksaw Ridge (USA, Australia, 2016, 139min)
Regia: Mel Gibson
Sceneggiatura: Robert Schenkkan, Andrew Knight
Cast: Andrew Garfield (Desmond Doss), Sam Worthington (Capitano Glover), Hugo Weaving (Tom Doss), Vince Vaughn (Sergente Howell), Luke Bracey (Smitty Ryker), Teresa Palmer (Dorothy Schutte), Rachel Griffiths (Bertha Doss)
Genere: Guerra, Drammatico, Mettete dei fiori nei vostri cannoni
Trama: Tom Doss è un reduce della Prima Guerra Mondiale, schiacciato dal rimpianto di essere l’unico sopravvissuto, tra i suoi amici d’infanzia, alla Grande Guerra. I due figli e la moglie subiscono a lungo le sue crisi violente, causate dall’abuso di alcool, finché, dopo l’attacco a Pearl Harbor, Desmond e Hal Doss decidono entrambi di arruolarsi. Desmond però, anche a causa del suo forte credo religioso, decide che non prenderà mai in mano un’arma, andrà in guerra come medico volontario, per salvare vite invece di portarle via.
Sullo scenario dello scontro finale tra USA e Giappone, negli ultimi sanguinari mesi della Seconda Guerra Mondiale, assistiamo alla nascita del primo obiettore di coscienza. In un mondo e in una situazione dove, se non hai un’arma con cui contrattaccare, rischi di venire ucciso, Desmond Doss fa forza solo sulla sua incrollabile fede nel valore della vita. Questa scelta estrema non viene però accettata dall’Esercito Americano, da cui viene visto come un codardo e un traditore.
E’ una storia vera
Desmond Doss nacque a Lynchburg in Virginia il 7 aprile 1919, figlio di William Thomas Doss, un carpentiere, e Bertha E. Oliver. Arruolatosi volontariamente nell’esercito nell’aprile 1942, si rifiutò di portare qualsiasi tipo di arma in quanto appartenente alla Chiesa cristiana avventista del settimo giorno e diventò di conseguenza un soccorritore militare. Assegnato alla 77ª Divisione di fanteria, prestò servizio nel teatro di guerra del Pacifico e per le sue azioni sull’isola di Okinawa fu decorato con la medaglia d’onore. È morto il 23 marzo 2006 a Piedmont in Alabama a causa di problemi respiratori.
Candidature Oscar 2017
Miglior film
Miglior regia a Mel Gibson
Miglior attore protagonista a Andrew Garfield
Miglior montaggio a John Gilbert
Miglior sonoro
Miglior montaggio sonoro
Dal mio personale punto di vista avrei candidato Hugo Weaving come Miglior attore non protagonista, l’ho trovato davvero molto bravo nel ruolo complesso e drammatico del padre, ma quel che l’Academy decide non sempre è comprensibile. D’altronde sono meritatissime le altre candidature. Garfield è suo agio nel personaggio e ha dimostrato di saper recitare in ruoli di un certo spessore (lo troviamo anche nel film di Scorsese del 2016, “Silence”, dove interpreta un padre gesuita portoghese, al fianco di Adam “Kylo Ren” Driver e Liam “Qui Gon Jinn” Neeson”). Regia e montaggio riescono a costruire due ore e venti di film tutto sommato scorrevoli, senza momenti morti, dove il conflitto personale del protagonista si amalgama con quello del mondo in cui vive. Tutto il primo tempo e la prima parte del secondo sono un lento e incalzante preludio alla battaglia vera e propria, dove si viene brutalmente catapultati senza troppi complimenti. Le emozioni sono forti, l’angoscia è tanta, i momenti di respiro di breve durata.
Molto belli, prima dei titoli di coda, gli spezzoni con le testimonianze dei veri protagonisti della storia.
[imdblive:id(tt2119532)]
Voto di Crisididentita: 3,5 harakiri su 5
Voto di Doc Brown: 4 morfine su 5
Voto di Snake Plissken: 3 punti di sutura su 5
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