In fondo al bosco (Italia, 2015, min)
Regia: Stefano Lodovichi
Sceneggiatura: Isabella Aguilar and, Stefano Lodovichi …
Cast: Filippo Nigro, Camilla Filippi, Giovanni Vettorazzo, Teo Achille Caprio
Genere: Thriller
A Croce di Fassa, nelle Alpi, il 5 dicembre si tiene la festa dei Krampus, in cui i paesani si vestono da diavoli; si dice che tra di loro si nasconda Satana in persona e rapisca i bambini cattivi.
Quando scompare il piccolo Tommy, tra varie superstizioni e indagini, tutti puntano il dito sul padre negligente e alcolista.
5 anni dopo il fatto, il bambino riappare, circondato da un’aura di mistero: cos’è successo veramente quella notte?
Interessante e misterioso dramma familiare, senza azione ma ricco di tensione, il dubbio su cosa sia accaduto durante la festa rimane fino alle scene finali. La storia scorre bene e l’ambientazione è particolare, diversa dal solito, un po’ di sano paesaggio montano italico.
Ottima scelta quella di svelare cosa accadde la famigerata sera grazie all’uso di flashback dalla prospettiva dei vari interlocutori.
Diciamo che la coppia Linda-Manuel è un po’ disfunzionale: lei sa che lui beve forte e gli affida il figlio ad una festa di paese dove scorreranno fiumi di alcool; lui da padre alcolista, trinca un’intera produzione annua di grappa in 3 secondi e in preda ai fumi dell’alcool si dimentica del bambino…
Non oso pensare al dolore e alle dinamiche che si generano in una coppia a seguito alla perdita del figlio; appena lo ritrovano, Linda e Manuel cercano di farlo sentire a casa, coccolandolo, poi Linda d’improvviso lo rifiuta e giustamente il piccolo Tommy non la prende bene, sparisci cinque anni da casa e nemmeno tua madre ti vuole, sai che batosta!
Tra sospetti e congetture, in un paesino piccolo si sa, tutti sparlano, e a poco a poco la matassa della trama si srotola fino all’inquietante finale.
Buona la recitazione, anche se Nigro nelle riprese iniziali con i capelli lunghi non si può guardare!
Come al solito noi italiani ci facciamo sempre riconoscere: VOGLIAMO IMPARARE COME SI FA UN SONORO DECENTE IN PRESA DIRETTA??? Se c’è una cosa che odio delle produzioni nostrane è proprio questo, non sappiamo fare l’audio in presa diretta: che siano mega produzioni o filmini poco sopra il livello amatoriale, abbiamo questo grande limite nelle scene esterne.
SPOILER: Audace il finale. Voi avreste fatto lo stesso?
Interessante, ottimo thriller italiano. Da vedere.
[imdblive:id(tt5000250)]
Voto di Lisbeth: 4 sonori all’italiana su 5
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