Si è conclusa la 60° edizione del David di Donatello, cerimonia ottenuta da Sky e contestualizzata in chiave “Oscar” nel tentativo di ridare lustro al suddetto premio.
Una cerimonia persa negli anni e non valorizzata abbastanza dalla Rai, forse non voleva o molto probabilmente non poteva, fatto sta che quest’anno qualcosa è successo, e finalmente il David ha preso vita.
Tutto è cominciato con il Red Carpet alle ore 20,50 in cui Francesco Castelnuovo, ha intervistato ospiti illustri del cinema italiano, come Stefano Accorsi, Valerio Mastrandrea, Claudio Santamaria, Paola Cortellesi e molti altri.
Venti minuti dopo l’inizio si è dato il là allo spettacolo negli Studi de Paolis a Roma, la cui conduzione di Alessandro Cattelan ha rimarcato la sua eccezionale bravura e capacità di sostenere qualsiasi show gli si affidi. Questa infatti non è la prima sfida che Sky gli ha affidato, bensì reduce da X-Factor e dal premiato show E Poi C’è Cattelan, l’azienda dimostra di credere sempre più in lui.
Non sono mancate le gag imbarazzanti, ma quelle sono presenti in qualsiasi cerimonia del genere, con la partecipazione dei The Jackal e gli appelli sul sociale come gli adesivi “Verità Per Giulio Regeni” visti al petto di molti partecipanti.
Vincitore indiscusso è Lo Chimavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, che rapina letteralmente i premi maggiori quali, Miglior Regista Esordiente, Miglior Attore Protagonista (Claudio Santamaria), Miglior Attrice Protagonista (Ilenia Pastorelli), Miglior Attore Non Protagonista (Luca Marinelli), Miglior Attrice Non Protagonista (Antonia Truppo), Miglior Produttore ( Rai Cinema, Goon Films), Miglior Montatore (Andrea Maguolo).
Vittorioso pure Il Racconto dei Racconti – Tale of Tales, di Matteo Garrone che vince come Miglior Regista, Miglior Direttore della Fotografia (Peter Suschitzky), Miglior Scenografia (Dimitri Capuani e Alessia Anfuso), Miglior Costumista (Massimo Cantini Parrini), Miglior Truccatore (Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi D’Andrea, Leonardo Cruciano), Miglior Acconciatore (Francesco Pegoretti), Miglior Effetti Digitali (Makinarium).
Miglior Musica e Migliore Canzone originale vengono vinti dal film di Paolo Sorrentino con Youth – La Giovinezza, rispettivamente da David Lang e la sua Simple Song #3 interpretata da Sumi Jo.
Vince il Premio Miglior Film e Miglior Sceneggiatura il meritato Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese scritto da Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini e Rolando Ravello.
Non vengono dimenticati Non Essere Cattivo, di Claudio Caligari, che vince come Miglior Fonico di Presa Diretta, Angelo Bonanni.
Come Miglior Cortometraggio vince Bellissima di Alessandro Capitani, il Premio David Giovani se lo aggiudica La Corrispondenza di Giuseppe Tornatore e infine il Miglior Documentario di Lungometraggio è stato assegnato a S Is For Stanley – Trent’anni dietro al volante per Stanley Kubrick di Alex Infascelli.
Premiati fuori cerimonia Il Figlio di Saul di László Nemes come Miglior Film dell’Unione Europea e Il Ponte delle Spie come Miglior Film Straniero di Steven Spielberg.
Ma i vincitori indiscussi della serata sono due. Ilenia Pastorelli che ha mostrato così tanto imbarazzo da far tenerezza ed il grande Claudio Santamaria che si è decisamente calato nel personaggio!
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