Oculus (USA | 2013 | 104min)
Karen Gillan (Kaylie Russell), Brenton Thwaites (Tim Russell), Katee Sackhoff (Marie Russell), Rory Cochrane (Alan Russell).
Sceneggiatura: Mike Flanagan & Jeff Howard.
Regia: Mike Flanagan
Genere: Horror
Tom, dopo undici anni passati in clinica psichiatrica, esce e si incontra con la sorella Kaley. Quest’ultima gli ricorda una promessa fatta da piccoli e Tom, inizialmente scettico, si lascia coinvolgere nell’annientare un pericoloso demone che si nasconde all’interno di uno specchio.
Io dico, non ci vuole mica un genio: se uno esce dalla riabilitazione per alcolismo, non lo porti certo in un’enoteca… quindi se tuo fratello esce da un istituto di igiene mentale, gli avranno anche fatto il lavaggio del cervello, però se vedi che sta meglio, eviterei di sbattergli in faccia il passato e portarlo sul luogo in cui si è generato il trauma, no? E non sono certo Freud!
Invece Kaley inizialmente si offre di trovargli casa e lavoro (cosa che farebbe una qualsiasi sorella con un pò di buonsenso! Poi cambia direzione e gli dice di aver trovato lo specchio maledetto, lo trascina nella casa dove sono stati massacrati i loro genitori e fa delle macchinazioni quasi paranoiche per distruggere lo specchio.
Il demone però mica è scemo e dà allucinazioni ai due ragazzi: quindi come fidarsi se quella che stai vivendo è realtà o finzione?
Diciamo che il film è una brutta copia di Shutter Island e Inception, dove non sai mai se sei in un’allucinazione o nella realtà, se quello che sai è la verità o una proiezione mentale.
Però i salti tra passato, presente e allucinazioni sono buoni, anche lo spettatore non sa bene cosa sta guardando. La suspense c’è, qualche jumpscare anche, ma non mi ha colpito particolarmente.
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Voto di IMDb: [imdblive:rating] con [imdblive:votes] voti
Voto di Lisbeth: 5
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