As above, so below (2014, USA, 93 min)
Regia: John Erick Dowdle
Interpreti: Perdita Weeks, Ben Feldman, Edwin Hodge, François Civil
Scritto da: Drew Dowdle, John Erick Dowdle
Genere: Horror | Thriller | Spaghetti | Salti dalla poltrona
Scarlett è un’archeologa alla ricerca della pietra filosofale. Nella sua avventura si troverà a girovagare per la rete di antiche catacombe che si estende sotto Parigi, coinvolgendo un collega e degli “esploratori” urbani. Man mano che si addentrano nei cunicoli, ognuno avrà delle allucinazioni riguardanti il loro passato, mettendo l’intero gruppo in tensione crescente.
Il film parte bene, mostrando l’intrepida Scarlett ossessionata da Nicolas Flamel e dalla pietra filosofale, mania ereditata dal padre, anche lui archeologo, morto suicida.
Poi la trama si sfalda, finendo in un tremendo vicolo cieco finale che più che soddisfarmi con un noioso ma efficace spiegone, mi ha lasciato con mille dubbi.
La tensione c’è, ma non è data dalle “presenze”/allucinazioni e dal mistero, bensì dalla claustrofobicissima e azzeccata ambientazione lugubre.
Ma purtroppo essa svanisce quando d’improvviso ti trovi a fare il punto per vedere dove ti sta portando il film: sempre più in basso, e non mi riferisco alle profondità terrestri, bensì al fondo dell’ottava arte che tanto amo.
Essendo di ampie vedute, si potrebbe affermare che lo scopo del film è un viaggio introspettivo, ma ci vuole moooolta immaginazione, perchè nella pellicola questo viene appena accennato, insomma i protagonisti non sono tormentati dai loro drammi interiori, più che altro sembrano fregarsene altamente!
I jump scare (spaghetti) sono assai prevedibili e comunque sono resi male per via dello stile delle riprese.
Non so voi, ma a me lo stile found footage e la telecamera a spalla (in questo caso in testa) hanno alquanto rotto le balle. Non lo trovo uno stile costruttivo, da ammirare e da cui imparare per intenderci.
Gli sceneggiatori per il personaggio di Scarlett si sono sicuramente ispirati ad Indiana Jones, in particolare ad “Indiana Jones e l’ultima crociata”, in cui Indiana riceve il magico taccuino del padre con le indicazioni per il Santo Graal.
Mi ha ricordato anche “The descent” per l’ambientazione cunicolare.
Ultimo ma non meno importante, la discesa di Dante nell’Inferno della Divina Commedia, con tanto di iscrizione “Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”. Si, al cinema!
Ecco i miei dubbi:
SPOILER: Che razza di finale è? Hanno cambiato universo? Oppure sono tornati alla vita di sempre, sbattendosene di quello che è successo? Chi cazzo erano quei cosi nelle catacombe? Fantasmi? Poltergeist? Allucinazioni da peyote? Incubi da peperonata indigesta?
Ho trovato questo film scialbo e poco coinvolgente, poco interessante, dal trailer me lo aspettavo meglio. Ottima però l’ambientazione. Sconsigliato a chi soffre di claustrofobia.
Voto di IMDb: 6,2
Voto di Lisbeth Kelevra: 5
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